Stefano Godizzi - 2013-05-07 Analisi lucidissima! La denigrazione dei colleghi di partito usata per finire sui giornali come campione del "nuovismo": bel risultato! La politica non può vivere di suggestioni e di spregiudicatezza. Fingersi emarginati dall'apparato (?!) per sparare sui giornali contro il PD è un tipico vezzo radical chic. Ma così il partito muore. Rottama oggi rottama domani, presto tutto il PD sarà rottamato. La politica è altra cosa. Il popolarismo può essere un antidoto a questa situazione francamente insostenibile. | ||
franco maletti - 2013-04-17 La "fase costituente" del PD dovrebbe essere finita da un pezzo. In realtà chi ha fatto a gomitate per fare parte dell'organigramma nella fase costituente, non solo poco o nulla ha "costituito" di innovativo nel corso del tempo, ma ha sempre preteso di restare incollato alla sua poltrona (grande o piccola che sia): a meno che si trattasse di fare "carriera". Questi opportunismi personali, inutilmente denunciati, costituiscono la zavorra che sta affondando il PD. Infatti, per molti, l'essersi candidati per le primarie (a qualunque livello) è stato un modo per realizzare una "corrente" permanente attraverso la quale rivendicare posti e potere per sè e per i propri sodali. NON IMPORTA COME. A mio avviso, soltanto una radicale "ristrutturazione" del PD, magari rinunciando a tutti coloro che, pur facendo parte del PD, non accettano il rispetto delle più elementari regole democratiche, potrà salvare il PD stesso da una fine ingloriosa. Cocludo con l'osservare che il PD è al momento l'unico partito "non personale" nel panorama italiano. Ma forse, a partire da Renzi, tanti nel PD non lo hanno ancora capito. Forse perchè, "personalmente", non conviene capirlo... |