Andrea Griseri - 2012-05-15 Giorni fa discutevo di politica con un collega (succede ormai di rado): persona ottimamente istruita, in carriera, ruolo di responsabilità. In verità lui parlava della non-politica del suo disinteresse a essere coinvolto in un dibattito riguardante le decisioni pubbliche che impattano sulla vita di tutti. Io ho delegato, diceva, non sopporto chi si mette di traverso. Ma chi hai delegato di grazia? Con quali procedure hai delegato? E se il tuo presunto delegato sbaglia tu ne sopporti le conseguenze in silenzio? Il metro di liste la cui irrilevanza è proporzionale al numero (una democrazia nebulizzata potremmo dire) è lo specchio fedele di questa società liquida dove i cittadini hanno deciso di smettere di fare i cittadini. | ||
Luchino Antonella - 2012-05-08 Buongiorno, mi permetto di citare una frase di Donat Cattin: ""C'è un profilo che sta sopra quello politico, ed è il profilo morale". Non aggiungo altro.
Cordiali saluti.
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Arturo de Meo - 2012-05-08 L'Italia e tutto il mondo politico può essere, anzi lo è, in crisi, ma la fede e l'amore per il prossimo no, quelli restano.
Se il mondo politico si occupasse di mettere l'uomo al primo posto e affidarsi al discernimento di fare il suo bene e non il proprio personale, se la dignità dell'uomo fosse messa al primo posto e se si abitasse tutti nello stesso Paese come se abitassimo tutti in una stessa casa, non ci sarebbero state tutte queste cattive azioni politiche scorse.
Forse sono un idealista, ma mi piace credere che la gente che sarà chiamata alle urne la prossima volta, sappia fare delle scelte in tal senso.
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