Carlo Baviera - 2011-09-28 Concordo con Giardino e Mainardi. Ora il problema è come dare concretezza e rivitalizzare la prospettiva di una forza politica (che si pensava nuova, non legata alle vecchie ideologie, solidale, anti centralista, partecipativa, per un'economia più etica e giusta) che si basi sulle indicazioni proposte anche dal cardinale Bagnasco: politica per la famiglia e contrasto alla denatalità, favorire il lavoro e garantirne i diritti, sostenere l'imprenditorialità, impegno per la legalità intesa anche come tutela dei diritti, welfare più solidale e contrasto all'evasione fiscale. E io aggiungo impegno per la Pace vera, non quella degli interventi armati. | ||
Beppe Mainardi - 2011-09-27 Lasciamo perdere il Vescovo di Grosseto. L'intervento del Cardinal Bagnasco è molto positivo e chi vive ed è impegnato nelle Comunità di credenti ha buoni argomenti per un fertile dialogo con coloro che, sino a ieri, rimanevano indifferenti agli scandali di Berlusconi e di tanti politici. La presa di posizione della Chiesa rappresenta un piccolo contributo per recuperare impegno e forza morale nella vita sociale, politica e personale. | ||
Roberto Giardino - 2011-09-27 Era ora, però... un po' di autocritica dei Popolari di centrosinistra ci vorrebbe: come si fa a permettere che Berlusconi, per anni e anni, si sia autoproclamato "popolare" ed esponente dei valori cristiani? Il tutto senza ribattere alcunché!!! | ||
Luchino Antonella - 2011-09-27 Buongiorno, circa l'esternazione del vescovo emerito di Grosseto, mi chiedo come puo' asserire che non vede politici degni dietro di lui! Probabilmente soffre di miopia.
Magari cadesse Berlusconi, sarebbe la salvezza della nostra Italia; nei guai siamo noi, finche' rimane a capo del Governo.
Per quanto riguarda invece l'intervento del cardinal Bagnasco: era ora che la Chiesa facesse sentire la propria voce, anche se in ritardo.
Cordiali saluti. | ||
faci noroso - 2011-09-27 Il PDL, da "Popolo della libertà", grazie al suo condottiero con servi adoranti al seguito, si è trasformato prima e per un breve periodo in "Partito dell'amore", e poi, più esplicitamente, in "Patonza della libertà". La Chiesa, per scelta secolare avendone conoscenza solo per sentito dire, ha sempre annoverato la "cosa" tra le umane debolezze. Salvo avvedersi che, quando la "patonza" diventa sistema di potere, le menti si obnubilano al punto che tutto ruota intorno ad essa.
Inevitabile quindi l'intervento di Bagnasco, soprattutto perchè da settimane Napolitano gli stava rubando il "mestiere" di moralizzatore in sostituzione dell'assordante silenzio della Chiesa.
Tuttavia, prima che qualcuno proponga di sostituire Berlusconi con Tinto Brass a capo del partito e, successivamente, magari come futuro leader con l'incarico di far "girare" la patonza più e meglio del suo predecessore, si sappia che condivido il pensiero di Giacomo Babini su Berlusconi: al momento "non ci sono politici degni dietro di lui". Infatti, (a meno che per "politici" si intendano i "politici della patonza") anche il peggiore dei politici, in questi sessanta anni di Repubblica, sta di gran lunga "davanti" a lui. Scilipoti compreso. | ||
Fernando Ricciardi - 2011-09-27 Troppo tardi, soprattutto perché finendo i contributi materiali, si rispolverano quelli spirituali. Lo trovo un po' deprimente, visto il pulpito autorevole. |