Franco - 2011-08-20
Cari dirigenti Popolari e della ex Margherita,
dateci gli strumenti per poterci organizzare sul territorio per rispondere ai tanti elettori delusi e dei cattolici che guardano ai nostri sforzi nel Pd ma non riescono a seguirci dentro il partito per la presenza a volte egemone di espressioni più di sinistra. Cerchiamo di dialogare con Cisl e Azione Cattolica, che ci seguono ma non possono sentirsi Bersani che parla solo di lavoro e la Camusso che detta la linea al partito. Cerchiamo di fare squadra con persone pacate come Fassino e aiutiamo l'Associazione dei Popolari a radicarsi per salvaguardare un patrimonio ideale e politico che non può rivendicare né Casini né Alfano. | | |
Carlo Baviera - 2011-08-20
Condivido la riflessione di Padre Sorge e la strada indicata: ritornare a far vivere "insieme" i riformisti. Il nuovo partito, in cui anche gli ex popolari e i cattolici democratici si devono impegnare, è oltre le vecchie storie (pur ricordando le radici e i valori), è interpretare la Dottrina Sociale nella società globale del terzo millennio, è costruire un contenitore politico europeo (c'è il Partito Democratico Europeo!) che superi il conservatore PPE e il socialdemocratico del PSE.
La nostra non è la storia della sinistra, nè possiamo chiedere ad altri di diventare parte del cattolicesimo politico; lo strumento politico deve essere davvero nuovo, plurale, fuori dagli schemi precedenti (destra, centro, sinistra), nè solo pragmatico ma avere come riferimento Costituzione, moralità della politica, partecipazione, valorizzazione delle autonomie, sicurezza sociale, lavoro, pace, federalismo europeo. | | |