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Roberto Giardino - 2011-08-02 Ma che geni che abbiamo a Roma! Riproponiamo pure lo scorporo, sistema col quale, con l'adesione dei propri candidati dei collegi uninominali a liste civetta, la destra ha "scippato" decine e decine di seggi nelle elezioni maggioritarie ante "Porcellum".
Sono sempre più convinto che, finché resiste l'attuale dirigenza del PD, le elezioni continueremo a perderle... | ||
Leonello Mosole - 2011-08-02 P.S.:
Ho letto più volte il punto in cui è definita la parità di genere, perchè credevo di non aver capito: a parte ogni altra considerazione di merito, è veramente fantastico, di una immediatezza formidabile!
Domani mattina andrò dal salumiere e gli dirò: "Mi dia una quantità di prosciutto che sia in ogni caso non superiore a 100 gr. né inferiore a 100 gr.". | ||
Leonello Mosole - 2011-08-02 Il maggioritario è una vera iattura. Non è vero che la gente sceglie la persona, si sceglie uno schieramento. Nel mio collegio (Venaria) un po' di anni fa, alla Camera avevamo Fassino e al Senato Manzi che, con tutto il rispetto per il suo passato di partigiano, era un vecchio trombone e che, per ragioni di schieramento, ho dovuto votare (e con me tanti altri, visto che è diventato senatore).
Le teste d'uovo del Partito dovrebbero dimostrare (con dati e non con chiacchiere) che, sulla base dell'esperienza italiana e non su altre, il maggioritario ha stabilizzato la situazione, diminuito il numero dei partiti, ecc. ecc...
Le stesse teste d'uovo dovrebbero spiegare perchè nessuno contesta la legge che regolamenta l'elezione dei Sindaci che, non so se mi sbaglio o io non capisco, si basa sul proporzionale e funziona! (posto che il sistema elettorale perfetto non esiste).
Credo che con l'introduzione di qualche regola in più (es. sbarramento) potrebbe diventare la legge elettorale per tutte le Assemblee elettive. | ||
beppe mila - 2011-08-01 Qualcosa un po' più complicato non c'era?!
A me pare l'ennesimo sistema che permetterà ai micropartiti di continuare ad essere indispensabili e quindi essere in grado di imporre il loro pensiero. Ma un bel proporzionale classico, valido da Aosta a Siracusa, con sbarramento al 4/5 % non è proprio possibile farlo? A ma sembra l'unica votazione veramente democratica e ugualitaria. Certo che se le teste d'uovo del PD riescono a partorire solo questa proposta, siamo messi ben male! | ||
giuseppe cicoria - 2011-07-31 Mi sembra un'altra furbata delle segreterie dei partiti che se ne infischiano di quello che i cittadini chiedono! Chi stabilisce i nomi dei candidati nei collegi uninominali? Saranno i soliti papaveri che si spartiscono il bottino dopo furiosi litigi per accaparrarsi il collegio migliore! Con la scusa che il proporzionale secco e scelta dei cittadini su liste porti a finanziamenti illeciti, di fatto si vuole tornare al passato. Si deve pensare, invece, di punire seriamente e severamente dal punto di vista penale i corrotti. Si deve dare una svolta decisiva all'eliminazione del malcostume che ora è diventato COSTUME! La parità di spazio al "genere" mi sembra, poi, una sciocchezza stratosferica. Le donne che intendono cimentarsi con la politica sono numericamente di molto inferiore agli uomini e ciò non per costrizione.
E' logico, quindi, che il loro numero nelle liste sia proporzionale allo loro presenza nei partiti! Se ciò non avvenisse, si sarebbe costretti a raccattare persone che qualitativamente non sarebbero proprio all'altezza del compito di utile rappresentanza. Il dibattito preannnunciato si presenta, quindi, davvero utile. | ||
Franco Fratto - 2011-07-30 Ad una prima lettura, mi sembra che il "sistema mix" proposto sia di non facile valutazione. In tutta franchezza mi sembra una nuova alchimia istituzionale che preserva, con piccoli correttivi, il maggioritario e la figura del leader. Questo denota una debolezza del sistema partiti e va in una direzione che ripropone una funzione del "carisma personale" che vorrei decadesse.
Detto questo tutte le proposte che non siano "semplicemente" proporzionali pure con sbarramento (anche esso proporzionale al numero di votanti) continua a non trovarmi d'accordo come da 15 anni a questa parte. |