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Miracolo a Oropa
 
del Passator Scortese
 

C’ è un posto, poco distante da noi, molto bello per la natura che lo circonda e per la maestosità della costruzione: Oropa, il più grande santuario mariano dell’arco alpino. Un luogo di devozione, amato da tanti. Anche se il santuario, per sua natura, è meta di tante coscienze erranti, in cerca del conforto che possono portare la fede e la preghiera, nessuno avrebbe mai pensato che questo “luogo dell’anima” (così viene definito da coloro che vi operano) ospitasse per un intero fine settimana gli eroici discendenti del forte popolo padano, avvezzi ad adorare il dio Po e a celebrare matrimoni con contorno di rune celtiche. Eh sì, la Lega Nord sabauda ha tenuto pochi giorni fa un importante meeting, chiamato “Dieta Politica 2011” (dieta nel senso di “assemblea”: non c’entra la diminuzione degli esorbitanti costi di funzionamento della Regione), convocato e presieduto dal governatorissimo Cota.
Poiché sono altresì noti lo scarso senso di solidarietà e accoglienza verso il prossimo di questo movimento, che lo rende alquanto distante dai valori evangelici, da fonti riservate abbiamo saputo che molti parroci, in silenzio, hanno acceso ceri di fronte alle tante effigi della Vergine Nera presenti nel Canavese e nel Biellese per porre rimedio a tale affronto. Ma, come ben sanno le tante donne devote delle nostre parti, la Madonna di Oropa fa miracoli inaspettati. È avvenuto anche questa volta. Sembra infatti che la “Dieta” abbia portato a Cota tre idee tre degne di nota: il pensiero che sarebbe meglio accorpare le piccole e inefficaci Province del nord-est piemontese, la possibilità di istituire una graduatoria regionale per le supplenze, il convincimento di procedere senza ulteriori indugi alla nomina del nuovo assessore alla Sanità. Sarà per questo che il lunedì, nelle cappelle dedicate alla Madonna di Oropa poste sulla strada che da Torino va a Biella, vi erano fiori freschi… Che li abbia messi Paolo Monferino, finalmente (forse) incaricato di succedere alla decaduta Caterina Ferrero al vertice della sanità piemontese?

Della rubrica FARDELLI D'ITALIA