Stampa questo articolo
 
Fratelli-coltelli, che vergogna!
 
di Chiel
 

Allora ha ragione Daniele Valle, evocando il rischio di una vittoria di Pirro per i popolari dopo le comunali a Torino.
Invece di far fruttare i 6 eletti su 16 in Consiglio comunale per una presenza capace di sostenere ruoli e temi amministrativi cari ai cattolici democratici, invece di essere compatti per arginare le tre possibili e temibili derive del PD che Alessandro Risso elenca nel suo ultimo articolo, invece di ottenere un visibile e significativo risultato politico nel PD subalpino, i consiglieri popolari si sono spaccati a metà nella votazione del capogruppo: tre consiglieri hanno scelto di votare per Roberto Tricarico e non per Stefano Lo Russo, un popolare, uno di noi.
Lo Russo è un giovane consigliere uscente, ha sensibilità ed esperienza politica, ha aiutato in questi anni Morgando nella gestione del partito, è stato il più votato tra tutti i popolari: questi motivi ne fanno un valido candidato a capogruppo del PD. Non il gradimento (presunto) di Fassino o il bilancino dei pesi correntizi.
L’unità dei popolari nel PD non è un dogma. Ci si può anche muovere divisi per ritrovarsi insieme al momento delle scelte. Ma dimostrarsi fratelli-coltelli, per motivi di basso profilo nella logica meschina e perdente delle conventicole, è inaccettabile. Anzi, diciamo pure che è una vergogna.


Lino Busceti - 2011-07-12
A me la parola vergogna non piace, ma la sostanza è la stessa indignazione: non è possibile dividersi dopo un buon successo elettorele e dare agli avversari politici la forza che non hanno attraverso la nostra divisione. Questo mi fa pensare che noi non siamo diversi degli altri per testardaggine e forse attaccamento ai posti di potere.
Giorgio - 2011-06-14
Scusa se mi permetto di fare alcuni distinguo... Ho vissuto in un certo qual modo l'esperienza del gruppo di una parte dei popolari e nonostante cercassi di operare perchè si formasse un gruppo unitario, proprio nel gruppo in cui militavo ho trovato le maggiori resistenze. Credo che, in coscienza, occorra evitare facili ragionamenti "poco credibili" che valgono solo quando fanno comodo. Se veramente si volesse lavorare per un riavvicinamento delle componenti "popolari" occorrerebbe metter da parte i particolarismi e individuare una persona che ha maggiormente le carte in regola per rappresentare bene tutta la componente: Domenica Genisio. In più, oltre ad avere autentiche radici "popolari", è donna...
norberto julini - 2011-06-13
Non capisco: c'è un gruppo nel gruppo? Quante volte nella vecchia DC ci siamo divisi nel votare le cariche nel Gruppo. E adesso le divisioni ci scandalizzano? La sinistra DC è sempre stata minoranza, prima coi dorotei, ora con i post comunisti. Il PD crescerà quando molti con troppa storia alle spalle andranno a casa. E invece il mio coetaneo Fassino comincia adesso. Io ho lasciato da tempo la politica attiva e faccio volontariato. Coraggio! Tricarico o Lo Russo non li conosco, ma se stanno insieme avranno pure qualcosa in comune e tanto mi basta. Buon lavoro.
Marco Fulcheri - 2011-06-13
Io abito a Mondovì, dove sono consigliere comunale del PD, in opposizione (unica Città sopra i 15.000 residenti della Provincia di Cuneo in mano al centrodestra!). Sono stato, molto giovane, consigliere DC senza tessera; poi ho aderito con entusiasmo ai Popolari e un po' meno a La Margherita (mi sembrava un po' troppo vuotamente "laica" e scevra di ideali autentici), per la quale sono stato di nuovo consigliere; adesso sono PD con entusiasmo lì lì, ma con la voglia di dare il mio apporto al "bene comune". Vedere dividersi il Gruppo consigliare PD in una grande Città, dove abbiamo vinto al 1° turno, e dove il PD ha vinto, segnando un'inversione di tendenza a livello nazionale, ma anche regionale (dopo la "beffa" di Cota nel 2010), mi fa veramente male. Evitate di disperdere così presto la fiducia, che vi hanno accordato i Torinesi; evitiamo di disperdere subito la fiducia, che la gente ci ha dato nelle Amministrative ed anche oggi con i referendum, sebbene non fossero politici (e chi ci crede?). Forza, riprendiamo la ricerca del bene comune, e superiamo almeno sulle "poltrone" le provenienze, per spenderle sui problemi veri. Ciao.
Paolo - 2011-06-13
Da non popolare, ma rispettoso delle dinamiche di corrente quando motivate da ragioni culturali, non posso che condividere il vostro rammarico.
Luchino Antonella - 2011-06-13
Buongiorno, ne sono rammaricata anch'io. Non ho altre parole.
Beppe Mila - 2011-06-13
Mac parei! (proprio così!) Non necessitano altri commenti, solo rammarichi.