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I Popolari eletti a Torino
 
di Alessandro Risso
 

Tutti ormai sanno che Piero Fassino è il nuovo sindaco di Torino, eletto con quasi il 57% dei voti. Una vittoria netta, superiore alle attese della vigilia, che insedia il successore di Chiamparino all'insegna della continuità. Coppola per il centrodestra ha ottenuto un modesto 27,3%, mentre quasi il 5% è andato al candidato grillino Bertola e a quello del "terzo polo" Musy.
Eravamo curiosi di vedere l'esito degli amici Popolari in corsa per un posto di consigliere in Sala Rossa.
Il gruppo impegnato nella lista del Partito democratico ha ottenuto questi risultati: eletti Lo Russo (1793 preferenze), Rattazzi (1496), Mangone (1221), Muzzarelli (1171), Alunno (1079). Domenica Genisio è la prima esclusa con 1062 voti individuali e sarà certamente recuperata in Consiglio per le dimissioni di qualche futuro assessore. Nelle posizioni di rincalzo invece Zimbaro, con 361 preferenze.
Avevamo già dichiarato prima del voto i vari giudizi sulla base degli eletti ottenuti: ci eravamo fermati all'ottimo in caso di 5 eletti. Aver di fatto centrato l'elezione di 6 consiglieri richiede di ritoccarlo in un "più che ottimo".
Scorrendo la lista PD, vediamo che il radicale Viale è stato eletto con 1461 preferenze, mentre il discusso Giusi La Ganga ne ha ottenute 765 ed è il 7° escluso.
Tornando ai Popolari, Marco Borgione, assessore uscente della Giunta Chiamparino, ha raccolto 1028 voti individuali, risultando il secondo della lista UDC che ha però eletto la sola Federica Scanderebech (1538 preferenze).
Ferragatta è il quinto per numero di preferenze (450) nell'Italia dei Valori che ha eletto due consiglieri, e anche per lui possibilità al lumicino di venire recuperato.
Infine, solo poche decine di voti per Francesca Bogliaccino inserita da Monticone nella lista dei Moderati, che ha ottenuto oltre il 9% dei voti eleggendo quattro consiglieri.
Questi i responsi delle urne torinesi. I numeri sono di per sé eloquenti e lasciamo eventuali commenti ai nostri lettori.


Pier Paolo Soncin - 2011-05-24
Vi leggo spesso e apprezzo sempre la lucidità dei commenti e degli articoli che pubblicate, pur se talvolta non li condivido. Oggi non posso fare a meno di chiedermi a chi giovi questo conteggio. Capisco la necessità di contarsi e di "contare", ma da segretario di un circolo che ogni giorno fatica per tenere insieme le diverse "anime", con infinite mediazioni e con continui richiami al bene comune, al Paese che ha bisogno di noi tutti, proprio non capisco come non sia chiaro che c'è bisogno del contributo di ciascuno A PRESCINDERE dalla sua provenienza. Questa logica del "uno a me uno te uno a me", mi fa venire in mente solo Totò e un 'Italia che vorrei non vedre più. Un saluto democratico dal segretario del circolo Partito Democratico di Grugliasco.
Elena Dovico - 2011-05-20
Alla faccia di chi pensa che nel PD non c'è posto per i cattolici! Mi pare che i risultati ottenuti dicano il contrario. Piuttosto è fuori dal PD che i cattolici fanno ben magre figure.
Leonello Mosole - 2011-05-18
Bene! Complimenti a tutti! Resta solo un cavolo molto amaro da digerire: Viale.