Mario Gassino - 2011-02-12 Finalmente qualcuno che si esprime come Fantozzi sulla "Corazzata Potiomkin"! Le primarie possono venire utilizzate in situazioni particolari, quando la politica non è in grado di assumersi le sue responsabilità e di prendere una decisione sul candidato migliore. Pensare che siano un sistema abituale per selezionare la classe dirigente, scimiottando gli Stati Uniti molto diversi da noi, è sbagliato. Noi siamo in Italia, e quello che è successo a Napoli dovrebbe farci riflettere. Spero che a Torino non ci siano inquinamenti di voti di gente prezzolata o di truppe del centrodestra, impegnate a far vincere un candidato più debole. Per evitare questi rischi non sono neppure stati previsti degli antidoti (elenchi preventivi o altro). Il centrosinistra, e soprattutto il PD, rischiano di farsi del male un'altra volta. | ||
Paolo Parato - 2011-02-12 Sono favorevole alle primarie di coalizione per la scelta dei candidati alle cariche amministrative o di governo. Le primarie devono essere fatte bene, gli elettori devono iscriversi prima in appositi elenchi, i candidati devono raccogliere un buon numero di firme ecc. ecc. Sono un esercizio di democrazia diretta alla quale il PD non deve rinunciare. Quanto dibattito sui temi importanti per la città nelle primarie di Torino! Ovvio che si deve farle seriamente. Ovvio che l'azione politica non si deve ridurre a ciò! | ||
Giuseppe Cicoria - 2011-02-12 Sulle primarie molti (forse troppi) si esercitano a dire tutto il male possibile. Mi viene un dubbio: forse l'APPARATO ha tutto l'interesse a screditarle per continuare a disporre dall'alto i candidati offendendo i cittadini elettori perche' essi "non sono in grado di valutare chi è meglio per loro"?
Con le continue critiche si cerca di "migliorare" la loro esecuzione. Di fatto si fa in modo che alla competizione non possano partecipare molti contendenti: così si riesce a far fuori personaggi interessanti ma che non hanno grandi possibilità organizzative.
Se andiamo avanti così dovremo considerare meglio se la "D" del partito vuol dire veramente "Democratico"!
| ||
Rosanna Cordero - 2011-02-11 A mio avviso le primarie sono una risposta velleitaria e goffa (perché copiata dagli USA senza badare alle sostanziali differenze di organizzazione e cultura politica tra i due Paesi) ad una vera necessità nazionale, quella che i partiti tornino ad essere strumenti di partecipazione politica, secondo l'art. 49 della Costituzione. Se però tutto si riduce alle primarie, quest'esigenza vera finisce per essere declinata in modo riduttivo, superficiale ed episodico, evitando ciò che sarebbe invece necessario per risanare davvero la vita politica italiana: la fatica dello stare insieme, del confrontarsi e del collaborare nella ricerca e nella costruzione del bene comune. Tutte cose poco telegeniche, ma per questo ancor più necessarie...
A Carmagnola il PD non farà le primarie, se ne vanta ed è anche un po' ammirato per questo: il tempo dirà se è stato un bene... |