Stampa questo articolo
 

Il Programma ai giorni nostri

 
di Carlo Baviera, Giuseppe Davicino e Alessandro Risso
 

Dopo aver proposto ai lettori di Rinascita popolare una versione adattata ai tempi del celebre Appello "ai liberi e forti", come strumento per dibattere sull'attualità del popolarismo sturziano, ci siamo cimentati nella riscrittura del Programma del Partito popolare italiano.
Dobbiamo anche qui fare due premesse: da un lato siamo consapevoli che è passato un secolo, e quindi che i contesti storico, sociale ed economico sono radicalmente diversi; dall'altro sappiamo di muoverci nel solco della stessa tradizione culturale cattolico democratica e abbiamo cercato di mantenere la stessa sensibilità e lo stesso stile. Anche questa versione del XXI secolo privilegia la sintesi, con lo stesso numero di punti, dodici. Abbiamo altresì conservato, attualizzandoli, i temi affini nei due documenti, che sarà interessante confrontare. Per questo l'originale del 1919 è allegato in calce e accessibile tramite link.
Anche qui speriamo di stimolare interventi per esprimere opinioni, dubbi e apprezzamenti, correzioni e integrazioni. L’intenzione è che i nostri due spunti di partenza possano così diventare documenti condivisi, convinti che i valori del popolarismo possono ancora essere utili a orientare le scelte del presente.
 
I – Difesa e valorizzazione della Costituzione Italiana e dei valori irrinunciabili in essa enunciati; applicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, dei trattati internazionali per il disarmo e della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Sostegno per il rinnovamento dell’ONU, in un quadro di rafforzamento dei suoi poteri per la difesa della pace, della convivenza fra i popoli, dello sviluppo sociale, civile ed economico di ogni nazione.
 
II – Costituzione della Comunità Europea federale, con ampie autonomie per i territori regionali e le forme nazionali che la compongono; Governo federale eletto direttamente e Parlamento con poteri legislativi; Costituzione Europea fondata sul rispetto della dignità di ogni persona, delle comunità locali e delle articolazioni sociali, culturali e religiose. Tutela del diritto di emigrazione e immigrazione.
 
III – Riforme che pongano la famiglia, e non il singolo individuo, al centro delle politiche sociali ed economiche, in linea con le più avanzate esperienze europee; sostegno alla maternità; insegnamento libero e pubblico, rispettoso della libertà educativa delle famiglie; difesa della parità di genere e realizzazione concreta delle pari opportunità.
 
IV – Riconoscimento europeo della società civile e dei corpi intermedi; sviluppo dell’associazionismo, del Terzo Settore, della cooperazione economica, sociale, civile, del volontariato organizzato; aumento degli spazi di partecipazione e della democrazia deliberativa. Assistenza, previdenza sociale, sanità, scuola, università, formazione professionale, politiche attive per il lavoro, comunque gestite e organizzate, che siano garantite a tutti, all’interno della fiscalità generale. Investimenti rilevanti nell’istruzione e nella ricerca, unici strumenti per mantenere posizioni di rilievo nell’economia globalizzata.
 
V – Fronteggiare il riscaldamento del pianeta e l’inquinamento di falde, acqua, e aria; valorizzare e difendere l’ambiente, il paesaggio e tutti i beni comuni, nell’ambito di una politica energetica che abbandoni il “fossile” e passi alle “rinnovabili”, e che estenda a tutto il territorio italiano il recupero, il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti.
 
VI – Piena attuazione del Titolo V della Costituzione sul sistema delle Autonomie locali, con riconoscimento delle funzioni proprie del Comune, della Provincia o Città Metropolitana e della Regione. Riforma della dirigenza pubblica e radicale semplificazione delle procedure burocratiche.
 
VII – Garantire a tutti opportunità di lavoro (imprenditoriale, intellettuale, manuale) attraverso la miglior organizzazione delle politiche attive per il lavoro e della formazione professionale. Equilibrare e semplificare, a livello europeo, legislazioni del lavoro, delle imposte, dei controlli; fissare una paga minima oraria inderogabile e redistribuire il lavoro sul maggior numero possibile di persone. Riconoscere le organizzazioni sindacali e di categoria per ogni forma di lavoro e per chi è momentaneamente in attesa di occupazione, con compartecipazione sindacale alla gestione sul modello tedesco.
 
VIII – Riforma della previdenza sociale all’insegna dell’eguaglianza tra persone e generazioni. Riconoscimento del valore pubblico dei lavori di cura svolti in ambito familiare, tramite interventi sulla legislazione del lavoro e sulle politiche fiscali e di bilancio.
 
IX – Riforma tributaria generale e locale, con trasferimento di tassazione dal lavoro alle rendite, mantenendo la progressività dell'imposta con l'esenzione delle quote minime. Responsabilità fiscale degli Enti locali a finanziamento degli ambiti di loro competenza. Trasferimento della competenza catastale ai Comuni. Perseguire l’armonizzazione delle norme fiscali europee. Lotta a evasione ed elusione fiscale, come elemento necessario di equità sociale e di minore esborso per i contribuenti onesti.
 
X – Riforma elettorale che garantisca al cittadino la libera scelta della lista e delle persone, con rappresentanza proporzionale per ribadire il valore del dialogo tra partiti, del confronto programmatico, della conciliazione di interessi per un governo orientato al bene comune. Attuazione dell’art. 49 della Costituzione sullo status giuridico dei partiti.
 
XI – Una giustizia che garantisca tempi brevi di giudizio, anche attraverso le applicazioni informatiche, e la certezza della pena, e che si preoccupi sempre del recupero del condannato; che semplifichi la legislazione esistente con uno sforzo per la realizzazione di testi unici, ed equipari le normative europee attuali.
 
XII – Servizio Civile, su base nazionale, come elemento di formazione civica e solidale, che deve essere perseguita da ogni grado di istruzione,  collegato agli Enti di volontariato e protezione civile; un efficiente servizio di Polizia e tutela dell’ordine pubblico e un Esercito coordinati a livello europeo.
 

Documento

luigi Icardi - 2018-02-27
Da cattolico e popolare (nel senso che vengo dal popolo) condivido l'enunciato dei dodici articoli e ben poche osservazioni avrei da proporre, tuttavia mi pare che il difetto di questo programma (se mi permettono gli autori) sia di essere troppo teorico. Il difetto di questo nostro paese non è tanto nella mancanza di idee ma nella realizzazione pratica di esse; basta guardare le promesse elettorali di tutti i partiti nelle precedenti elezioni e constatare quanto sono poi riusciti a realizzare. Anche leggi buone in partenza nell'applicazione hanno spesso mancato gli obiettivi; basti pensare a quante volte si è sentito parlare di semplificazione o di lotta all'evasione senza che sia mai arrivata una vera svolta. Quindi bene l'enunciazione degli articoli ma cominciamo a pensare come tradurre in pratica quanto enunciato: esercizio davvero difficile.