Umberto Cogliati - 2018-01-05 Il libro di Merlo (che non ho letto) ma che il commento di Risso basta a provocare interrogativi a millanta, potrebbe essere riscritto sotto forma di interrogativi, tutti col punto di domanda. Per mio conto, tra quel mare di quesiti, comincio a considerare i seguenti: primo: i cattolici in politica e il cosiddetto mondo cattolico (soggetto ormai evanescente) ci sono o non ci sono più se non nei ricordi, o, meglio, nella nostalgia, visto che in politica ma non solo, nessuno batte più colpo? Altra domanda: può esistere un mondo di cattolici in politica acefalo, senza che attinga a o si relazioni a quella Gerarchia che una volta dettava legge ed oggi non più (frange dettano malesempio)? Dagli Oratori, fonte di instillazione di principi, anzi, Principi, la gerarchia, tolto Francesco che dà l'idea di subirne il deterioramento, non c'è più! Quanto ha inciso questo sulla "libera uscita"dei così chiamati cattolici in politica? La nuova frontiera, se può esserci, per i cattolici in politica deve partire dal bandire che ogni parola, ogni twitter (ora usa così) si misuri col proprio tornaconto e non (come i Padri ispiratori) per il Bene comune. Oggi, purtroppo, il metro di misura è solo quello!
Nel commento di Risso compare l'idea di un partito di cattolici; io mi permetto solo di aggiungere che le ragioni, quelle vere, della cancellazione della DC non sono state scritte. Con tutti gli errori fatti da quel partito, era definibile un equilibrato universo in grado di conciliare molto di più di quello che oggi il sistema dei partiti non sa fare. Confessione finale. Un democristiano da sempre come me, è tentato di votare la Bonino, che pur con quel suo 20% di laicismo, sul resto metterei la mano sul fuoco, esercizio ormai impossibile con chiunque altro politico.
Ciao. | ||
giuseppe cicoria - 2018-01-05 Il problema è che un bel numero di personaggi si spacciano per "popolari" (Es.: Berlusconi, Rotondi, ed un folto numero di altri signori) con riferimento alla vecchia DC di Sturzo e De Gasperi. Oggi quali sarebbero i personaggi di peso morale ed economico-organizzativo che potrebbero tentare la ricostituzione di un partito di ispirazione cattolica? Con i tempi che corrono i partiti con ispirazione religiosa non godono, almeno, in Italia di buone prospettive di successo. La gente penserebbe che gli aderenti siano sicuramente persone integre ed oneste? Credo di no. Si subirebbero, invece, attacchi sostenuti ed indicati come nuovi "integralisti alla ribalta". Chi ritiene di avere le capacità organizzative potrebbe provarci...ma...sono molto perplesso per un successo. | ||
Carlo Baviera - 2018-01-04 Mi permetto di integrare ai "nodi" già indicati per perseguire, oggi, il bene comune i due seguenti:
1- la difesa dell'ambiente (che oggi è la nuova frontiera della questione sociale) che è intrecciata alle questioni economiche; e insieme una nuova politica energetica e dei trasporti, con l'introduzione di nuovi paradigmi nell'affrontarli, che vadano oltre alla sola questione dei risparmi e degli aspetti finanziari.
2- le questioni antropologiche ed etiche da affrontare non solo con una visione "individualista" o "libertaria", ma inserite nel rispetto della dignità della persona, della sua trascendenza, e senza mortificare gli aspetti legati alla libertà della coscienza |