Giuseppe Ladetto - 2017-05-15 Davicino prospetta esigenze reali ed invita ad agire sul terreno politico, ma, come ho già detto in un commento ad un suo precedente articolo, a tal fine occorre preliminarmente affrontare un’ impresa difficilissima, ancorché necessaria: modificare l’immaginario costruito da quell’élite che controlla la grande finanza ed il mondo della comunicazione, un immaginario che si è ormai radicato nella gente. Il primo passo dovrebbe consistere proprio nel bonificare il linguaggio dalle manipolazioni introdotte da quel pensiero unico che sta intossicando la società creando una percezione falsata della realtà | ||
Giorgio Merlo - 2017-05-14 L'amico Giuseppe pone la vera questione politica italiana, al di là della propaganda renziana e della narrazione di una realtà virtuale che porta i suoi adulatori - locali e nazionali - ad esaltare il suo "verbo" come l'unica carta da giocare contro i "barbari" che di volta in volta si presentano. E cioè, come e dove si costruisce una prospettiva politica popolare, riformista, democratica e di governo? Cioè un centro sinistra che non si limiti a porre veti personali e pregiudiziali di potere? Ma su questo versante, caro Giuseppe, non ti devi fare illusioni. Il nuovo corso renziano guarda da un'altra parte... | ||
giuseppe cicoria - 2017-05-13 continuando la mia risposta all'articolo di Merlo posso aggiungere che i poteri di cui l'amico Davicino parla controllano i mass-media che continuano a decantare questa vera e propria invasione di immigrati come una manna dal cielo che risolleverà le sorti demografiche ed economiche del nostro Paese. Essi, invece, vogliono avere una massa di affamati da trasformare in schiavi pagati con salario di fame e produrre a basso costo e con alto profitto. Il tutto controllato via etere da paradisi lontani dai luoghi dello sfacelo sociale. Per conferma di quello che potrebbe accadere, basta guardare attualmente lo sfruttamento schiavistico nel settore agricolo. Gli ultimi governi si sono gloriati perché "loro" salvano vite umane ma di fatto hanno fatto ingrassare alle nostre spalle le cosiddette ONG che sono esplose di numero camuffandosi con nomi di santi e madonne. Anacronisticamente il nostro misero PIL è aumentato non per investimenti produttivi ma quasi esclusivamente sull'industria dell'ACCOGLIENZA che prima era di "transito" ed ora non più perché gli altri Paesi, senza demagogia ma con furbizia e lungimiranza, hanno chiuso le frontiere. Erdogan si fa pagare per tenere bloccata l'invasione. Noi non blocchiamo nessuno ma li aiutiamo a venire e lo facciamo a spese dei soli cittadini italiani......! Andremo tutti in Paradiso o tutti all'Inferno? |