antonio r. labanca - 2015-10-15 Domande: la Chiesa (intesa come gerarchia italiana) sta facendo supplenza, o piuttosto non ha effettiva consapevolezza del ruolo tipico dei laici? ha proposto percorsi formativi adeguati (non sequenze di lezioni sui principi e neppure vane simulazioni), ha curato la vocazione di chi ha visto sul proprio orizzonte esistenziale il servizio al "bene comune" (un sostegno anche economico per scelte onerose e controcorrente), ha accolto e non estromesso chi si addentrava con purezza di spirito nei meandri dei partiti? | ||
giuseppe cicoria - 2015-10-05 Ho partecipato all'incontro ma ne sono uscito senza idee e sinceramente confuso. Da una parte mi sembrava giusto che gli ideali del cristianesimo fossero adeguatamente rappresentati nella politica e difesi da uomini che si professano cattolici. Poi mi è venuto un dubbio: non è che si vuole scimiottare il deleterio credo degli islamici che ritengono il corano quale fonte primaria delle loro leggi? I cristiani dovrebbero imporre leggi che si ispirano alla bibbia o al vangelo (e quale?). Ho concluso che è meglio di no. In passato i cosiddetti cristiani hanno commesso gli stessi orribili crimini che oggi perpretano i musulmani fanatici. Forse è meglio che non si formi alcun partito religioso e che i bravi "cristiani" si comportino come si deve, onorevolmente, nella gestione della cosa pubblica senza per forza dichiarare il loro credo religioso. | ||
Aldo Cantoni - 2015-10-05 Niente da eccepire su quanto scrive l' omonimo amico, però, perchè una qualunque iniziativa sia credibile, dovrebbe essere guidata da nuove persone. L' età anagrafica non c' entra, ma non devono essere persone che negli anni passati, magari in buona fede, hanno collezionato gli errori che hanno prodotto l' irrilevanza in esame. I protagonisti della politica del recente passato dovrebbero accettare il ruolo di consulenti, ma lo stile della presenza dei nuovi o cambia o non se ne farà ancora nulla. |