Giuseppe Ladetto - 2015-03-14 Giustamente Mario Chiavario denuncia che, dal combinato di riforme, emerge il fortissimo sbilanciamento tra le esigenze (vere o supposte) della governabilità e quelle (autentiche) della rappresentanza. In una democrazia rappresentativa, la rappresentatività delle assemblee elette è l’elemento centrale al cui livello di importanza non può essere posta la governabilità (sapere al termine dello scrutinio delle schede chi ha vinto e chi governerà). Quest’ultima va ricercata salvaguardando la prima. Guardando al panorama occidentale, c’è il modello elettorale tedesco che garantisce la governabilità nel rispetto della rappresentanza. Non è casuale che in Germania si rechi alle urne più del 70% degli aventi diritto al voto. In Italia, a destra come a sinistra, si preferisce cercare ispirazione in modelli di paesi dove la partecipazione al voto dei cittadini difetta alquanto, anche per le modalità elettorali in vigore. | ||
Anonimo - 2015-03-12 Mario Chiavario, nel merito ha tutte le ragioni del mondo. Chi non vede come ogni soggetto istituzionale debba avere un bilanciamento? Qui invece è nella fretta di concludere le riforme che quei "particolari" non si considerano. Allora, che bel dilemma, lo lo fa capire anche Chiavario, abbiamo spazio per scegliere come comportarci? Siamo nella condizione di non potere rifiutare l'amara malattia del medico Renzi, ma di questa situazione cosa dice il malato (si fa per dire) Bersani e tutti i suoi tanti pari grado che hanno gestito gli ultimi anni della storia del Paese raccontandoci frottole; la parabola del Porcellum è stata appunto una gran frottola. Allora si da il caso che, si voglia o no, non esiste sul tappeto uno spazio di credibilità per trattare qualche modifica all'Italicum (e anche al nuovo Senato) con una classe che quella credibilità se l'è consumata sempre fingendo e mai realizzando. Possiamo dire che Renzi è un esagerato? Diciamolo. Ma chi ci garantisce che aprendo un tavolo coi Bersani, i D'Alema, le Bindi, come sfogliare un carciofo, non si sarebbe arrivati alla situazione ex ante? | ||
giuseppecicoria - 2015-03-12 La deriva autoritaria è quasi compiuta e non c'è speranza alcuna di fermarla. I cosiddetti uomini di sinistra si sono dileguati ma alcuni di essi, però, "piangono e fot....no" come dicono a Napoli. Piangono ma intanto votano questa schifezza perchè sono d'accordo, anzi felici. D'altronde il filosofo Bobbio diceva che i "rossi e i neri sono la faccia della stessa medaglia". Il referendum andrà male perchè la macchina della menzogna si impadronirà dei mass-media anche essi impauriti ed appecoronati al nuovo uomo al comando. Sono triste e non potrò mai rassegnarmi di aver vissuto nel bene e nel male in un Paese democratico che, però, non vuole esse più tale perchè ciò serve per governare questo popolo strano che è quello italiano. Ci dicono anche un'altra fandonia colossale: l'Europa lo vuole. Forse hanno dimenticato cosa ha esportato in passato il fascismo? Mi sa proprio di no! |