Con il consueto spirito libero da pregiudizi, cerchiamo di capire se la riforma del mercato del lavoro porterà miglioramenti reali, e soprattutto se contribuirà a far lavorare più persone con le dovute tutele limitando l’insostenibile precarietà degli impieghi.
Per chi vuole leggere sull’argomento alleghiamo qui sotto:
--- Come primo Documento il testo del Jobs Act, il decreto sul “contratto a tutele crescenti”;
--- il Documento 2 è la nota della Confindustria a commento dei decreti licenziati dal Governo il 20 febbraio;
--- il Documento 3 è la denuncia (su “La Repubblica” del 3 marzo) del segretario della FIM-CISL Claudio Chiarle di aggirare la stabilizzazione del lavoro attraverso le agenzie interinali;
--- infine il Link 1 rimanda al giudizio critico di Pietro Garibaldi, economista dell’Ateneo torinese e sostenitore da anni con Tito Boeri di una riforma del mercato del lavoro, pubblicato su www.lavoce.info, sito su cui si trovano altri articoli che giudicano il decreto.
Ricordiamo che alcuni limiti del Jobs Act sono già stati evidenziati su questo sito da Remo Grava in un articolo di alcuni giorni fa (“Jobs Act da migliorare”) che completa questa prima tornata di documentazione.
Buona lettura. |