Arnaldo Reviglio - 2014-11-04 Non vedo nell'analisi di Giorgio Merlo e nei commenti successivi una presa di coscienza della situazione in cui ci troviamo. Sembra che si preferisca lo status quo antecedente. Le priorità in Italia sono ben altre e solo aiutando Renzi abbiamo ancora un minimo di speranza. Il voto di fine maggio non lo ha dimostrato ? Così non si può andare avanti e la fiducia in Renzi cadrà quando non arriveranno risultati (il Governo ha solo poco più di 8 mesi di vita). Si vuole questo o vogliamo contribuire a far risorgere l'Italia ? A mio avviso non solo collaborando per far affermare la solidarietà e far migliorare la qualità della vita, ma anche ad eliminare gli Enti inutili, anche a diminuire della metà o quasi tutte le indennità a cominciare da ministri, parlamentari, consiglieri e assessori regionali, no ai vitalizi se non una pensione minima per chi ha problemi (la gratuità della politica dov'è andata a finire ?). La politica è servizio, deve tornare ad essere esclusivamente servizio. Chi lo fa per guadagnare e sistemarsi deve andare a far altro. E basta fomentare le polemiche. Basta con le opere inutili e dannose. Aiutiamo a far partire una miriade di piccole opere e così avremo sì occasioni di lavoro vere. E no al patto di stabilità così come concepito attualmente. | ||
giuseppecicoria - 2014-11-03 L'analisi mi sembra appropriata ma mi spaventa. Mi sembra un minestrone di culture ed interessi messi insieme da una furba affabulazione ingannatrice. Spero che quando il gioco perverso verrà scoperto dagli ingnari italiani, i danni non saranno irreversili (vedi legge elettorale e modifiche costituzionali). Altrimenti avremo il Partito Nazionale Renzista (PNR). La storia non si ripete mai in forme uguali, ma..... | ||
Carlo Baviera - 2014-10-31 E mi pare che proprio per quello che dici, Giorgio, chi è stato popolare, chi è stato un democratico cristiano di sinistra, non possa accettare un partito leaderistico (chiunque sia il leader) nè un partito in cui c'è tutto e il suo contrario. Alcuni valori e punti fermi programmatici, e l'amore costituzionale e i suoi contenuti non possono che esserne alla base | ||
Antonio R. Labanca - 2014-10-31 Il 40% del 58,69% degli aventi diritto al voto = 23,476% degli Italiani. Meno di 1/4.
Per l'elezione dei rappresentanti in Europa.
Con nessun candidato Renzi Matteo in lista.
Dopo la distribuzione di 640 euro all'anno a beneficio di chi ha un'Irpef al di sotto di 26.000 euro l'anno.
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Andrea Griseri - 2014-10-31 la DC ....", era un partito dominato e caratterizzato da una profonda democrazia interna"...anche Bobbio scriveva che il problema è non solo la democrazia "fra" i partiti ma "nei" partiti. Forse i miei ricordi sono appannati ma... in Italia un Partito Nazionale con un leader allergico alle critiche non lo si era già visto? E non era la DC, la DC è venuta dopo e ha rappresentato l'architrave, certo fra mille contraddizioni, dell'Italia libera e democratica. |