franco maletti - 2014-11-01 Caro Cicoria, in tema di art. 18 ricordo che, negli ultimi 44 anni nelle aziende con meno di sedici dipendenti i lavoratori "messi sul lastrico" dal licenziamento si sono sempre rimboccati le maniche e, chiedendo nulla a nessuno e senza i privilegi di cassa integrazione e di indennità, hanno cercato e trovato un altro lavoro. Ma veniamo alla questione che più ti preoccupa (le molestie sessuali): ma in che mondo vivi? Te la vedi una lavoratrice licenziata per non avere "ceduto" preferire a un congruo risarcimento la reintegrazione sul luogo del delitto? Nelle piccole aziende può succedere che il datore di lavoro molesti la giovane lavoratrice (e la molestia è difficile da dimostrare vuoi anche per omertà dei colleghi di lavoro), ma cosa c'entra l'art 18? Io conosco invece casi al contrario: lavoratori denunciati per molestie dalla lavoratrice. In questi casi il datore di lavoro, per cautelarsi, licenzia il lavoratore in attesa che venga fatta chiarezza. Spesso capita che la molestia non sia provata e che scatti la denuncia per diffamazione. Quindi, per favore, non terrorizziamo chi legge la nostra rubrica su questioni particolari per le quali esistono già leggi apposite a prescindere dall'art 18! | ||
giuseppe cicoria - 2014-10-28 Caro Maletti, non concordo per niente su quello che dici sull'art. 18. Il fatto che i datori di lavoro con i loro bravi avvocati e con gli interessi "non dissimulati" addirittura dei sindacati, "inducono" un lavoratore (licenziato senza palese e giusto motivo) a rinunciare al SUO lavoro non può giustificare l'eliminazione di questo sacrosanto e civile articolo!
Senza questa legge tante brave persone capi famiglia, possono essere mandate sul lastrico ingiustamente. Di questi tempi trovare un nuovo lavoro non è solo difficile, è un vero dramma! Lo Stato dovrebbe sopperire trovando altra alternativa. Ma Lei è così ingenuo da credere a questa ridicola norma? Ma dove lo trova lo Stato questo nuovo lavoro? Rimette forse in piedi un altro carrozzone di Ufficio di collocamento di lontana memoria? Non si può e non si deve filosofeggiare su questo angosciante argomento. Quante donne potrebbero essere licenziate perchè non acquescienti a molestie di padroni o capi ufficio? Pensa un po' se dovesse capitare ad una delle nostre figlie....!
Non possiamo degradare l'uomo ad un semplice fattore della produzione di cui si può fare a meno anche senza motivo e per capriccio di un altro uomo! Ma che razza di mondo vogliamo sottoscrivere noi che abbiamo già una certa età?
Il provvedimento sul TFR fortunatamente danneggia parecchie aziende che, tra l'altro, sono già di loro abbastanza inguaiate dalla recessione, dal sistema dei ritardi dei pagamenti e dagli esosi oneri bancari. Ciò ritarda l'iter emanato da ministri che, alla canna del gas, hanno disperato bisogno di raschiare il barile e fare cassa.
Contrariamente a quanto auspica la nostra Carta Costituzionale si inducono i lavoratori a dare fondo ai risparmi per sopravvivere. Anzichè creare lavoro e, quindi, ricchezza, si invitano i cittadini a distruggerla per alimentare consumi di prodotti che, forse, in buona parte saranno di provenienza estera. Alcuni altri politici nostrani invitano i vecchi con bassi redditi a "vendersi" la nuda proprietà delle proprie abitazioni per poter sopravvivere. Questo è il nuovo corso politico....! | ||
Domenico Piacenza - 2014-10-27 Condivido l'intervento anche come persona che a suo tempo ha contribuito attivamente al dibattito sullo statuto dei lavoratori e alla stesura di alcuni articoli dello stesso in stretta collaborazione con gli avvocati della FIOM e della CGIL.
In punto al TFR vorrei ricordare che è ancora in vigore la disposizione normativa che consente al lavoratore di chiedere un anticipo sullo stesso. Molti interventi appaiono chiaramente inutili.
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Andrea Griseri - 2014-10-27 Due terreni su cui il sindacato farebbe bene a impegnarsi: il livello delle retribuzioni in primo luogo. Un sistema economico funziona se i consumatori dispongono della materia prima per fare i ocnsumatori e cioé del denaro; ridurre i diritti, rendere i lavoratori ricattabili, indurli ad accettare retribuzioni basse non premia gli imprenditori migliori ma quelli che investono poco , quelli meno innovativi e più beceri; rischia di provocare un decadimento generalizzato. Se nessuno più si compra l'i-phone sarà giocoforza tornare al gettone, caro premier.
Fondi pensione: monitorarne il funzionamento e creazione di un meccanismo perequativo che riduca il rischio per i lavoratori che hanno lì dirottato il TFR. Sono suggerimenti per il sindacato ma anche per il premier. |