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Bicameralismo: il caso italiano
 
 

Monocameralismo o bicameralismo? Quale delle due opzioni trova la sua maggior diffusione nei sistemi istituzionali? Perché in Italia si scelse questa seconda opzione? E perché i Costituenti vollero un bicameralismo paritario e perfetto, con il rischio di aumentare i tempi e la complessità del processo legislativo?
Interessanti risposte si trovano nell’articolo di Vincenzo Lippolis, docente di Diritto pubblico comparato all’Università di Napoli, che abbiamo reperito sul web e che vi proponiamo per un inquadramento storico generale sul problema del superamento del bicameralismo paritario.
Trovate il testo qui sotto allegato.

Documento

giuseppe cicoria - 2014-05-03
E'un bel riassunto di un "casino" internazionale...! Non mi sembra sia possibile individuare una soluzione che vada bene all'Italia anche considerando le divisioni e lo sfacelo morale in atto nel nostro Paese. Non si è considerato, però, il fatto che in Italia il Senato dei "non saggi", che si è formato con diverse leggi elettorali, ha consentito il fatto molto positivo che leggi eversive votate alla Camera da coalizioni di stampo autoritario, siano state bocciate! Ciò mi fa credere che è meglio lasciare le cose come stanno diminuendo drasticamente il numero dei componenti eliminando tutto ciò che causa spese non indispensabili (auto blu, uffici con personale dedicato a ciascun senatore, ecc.). Si risparmia e si constringono i signori che ci governano, "ora a nostra insaputa", a fare leggi come si deve e nell'interesse di TUTTA la collettività a prescindere dagli interessi personali, ideologici e di casta.