Stampa questo articolo
 
No al Porcellum-bis
 
di Alessandro Risso
 

I Popolari piemontesi partecipano al dibattito sulla legge elettorale in discussione da oggi alla Camera dei Deputati.
Lo facciamo divulgando un documento frutto del lavoro di un seminario che ha raccolto per tre riunioni un buon gruppo di appassionati della Politica - non a caso con la maiuscola - preoccupati non di convenienze di partito o personali ma della tenuta democratica del nostro Paese, della sua ripresa morale, sociale ed economica. Lo facciamo nel solco ideale della nostra Costituzione che andrebbe prima di tutto applicata, non cambiata.
Lascio alla lettura del documento, allegato in calce, tutta l’analisi sul fallimento del bipolarismo all’italiana che ha caratterizzato la cosiddetta Seconda Repubblica e che rappresenta la necessaria premessa al giudizio sulla proposta di nuova legge elettorale concordata tra il neosegretario del Partito Democratico Matteo Renzi e il leader del centrodestra Silvio Berlusconi.
Il giudizio è del tutto negativo. Non solo non si dà risposta ai rilievi della Corte Costituzionale, ma si alzano e si diversificano le soglie di sbarramento, aggiungendo altri fondati motivi di incostituzionalità. Dal Porcellum a un Porcellum-bis.
Dato che non vogliamo limitarci alla critica, spieghiamo anche come per noi dovrebbe essere la legge elettorale (proporzionale, con attribuzione dei seggi su circoscrizioni medio-piccole, con preferenze multiple) e spieghiamo il perché di questa scelta. Attingendo a un patrimonio ideale che parte da Luigi Sturzo, attraversa il Novecento, innervando la Costituzione repubblicana, e continua a mantenersi pienamente attuale e valido per interpretare e superare i tempi difficili che stiamo attraversando.
Buona lettura.

Documento

giuseppe cicoria - 2014-02-14
Ti ringrazio ancora una volta per l'ottimo lavoro che hai organizzato e soprattutto coordinato. Le considerazioni di Merlo sono purtroppo vere ma, come ho detto in altro commento, non bisogna assolutamente derogare dal concetto di democrazia anche se ciò comporta sacrifici. I politici che si sono geneticamente modificati vanno pubblicamente moralmente condannati ed enucleati dalla nostra Associazione.
giorgio merlo - 2014-02-13
Un testo coraggioso, coerente e lungimirante con la storia e la cultura Popolare e cattolico democratica. Peccato che i cosiddetti maggiorenti degli ex Popolari a livello nazionale se ne facciano un baffo di tutta la tradizione quando si parla di legge elettorale e riforme istituzionali. A cominciare dall'ineffabile Presidente Nazionale dell'Associazione dei Popolari Castagnetti. E' difficile, molto difficile, trovare un varco quando il Tuo principale, si fa per dire, è radicalmente insensibile a ciò che Tu sostieni a livello periferico. E' triste dirlo, ma è opportuno dirlo almeno per onestà intellettuale e coerenza con i nostri principi e i nostri valori.
Luchino Antonella - 2014-02-13
Anche io ho letto il documento ed esprimo il mio consenso. Sono delusa dal comportamento di Renzi, che alcuni giorni addietro ha dichiarato che mai avrebbe scalzato il Presidente Letta dal suo ruolo, e adesso invece scalpita per mandarlo a casa! L'Italia ne ha gia' avuto uno di "uomo forte", tanti anni fa, e sappiamo tutti come fini' per il nostro bel paese.
Rodolfo Buat - 2014-02-12
Ho letto il documento ed esprimo il mio assoluto consenso sia sull'analisi sia sulla proposta. E' vero che oggi (ma non da oggi) esiste un problema di decisione e di gestione nella politica italiana. Non è tuttavia attravesro la legge elettorale che questo tema può essere risolto, nè tanto meno può essere risolto con soluzioni analoghe a quelle sperimentate negli ultimi anni.