La Città ideale



Coordinamento interconfessionale    17 Dicembre 2020       0

Pubblichiamo l’appello promosso dal Coordinamento interconfessionale del Piemonte e rivolto al mondo della politica per definire il luogo dove tutti possano sentirsi a casa nel confronto di idee, fede, ruoli, genere, razza. Per un nuovo rinascimento che metta al centro la persona, nel nome del bene comune.

Per noi credenti la politica, le passioni e la fiducia nella vita sono gli ingredienti fondamentali con cui si concima il futuro, perché oggi più che mai non è più il tempo delle teorie ma il il tempo dei testimoni. L'umanità è assediata da parole che ripetono all'infinito: paura, incertezza, precarietà. Parole diventate il nostro cibo quotidiano. Sta alla politica farsi carico di recuperare il centro dell'attività pubblica, di prevedere il bene comune, sapendo che c'è un intreccio profondo fra il bene comune e il bene di ciascuno: organizzare questo ritorno è fisiologico, costituisce il sale della democrazia ed è sano quando un uomo pubblico lo riscopre compiendo il proprio dovere. Il pericolo, sempre in agguato, è nell'abuso della politica e del potere di cui si è investiti, rifuggendo la tentazione della normalità che diventa spettacolo, del carisma che diventa “influenza”, della “narcisata” d'occasione che sposa l'immediatezza di internet e si fa linguaggio. Alla politica chiediamo responsabilità e coerenza, ma anche capacità di leggere la realtà, fare proposte sensate, creare relazioni, fare squadra.

Nell'odierno processo culturale e politico nasce un problema per i credenti. Infatti, mentre non possiamo abdicare all'attività politica, dobbiamo fare i conti con atteggiamenti culturali ambigui e con posizioni ideologiche senza identità e valori. Dobbiamo insistere sulla necessità di dare un'anima etica alla vita democratica con un rapporto forte fra coerenza e rappresentanza politica, partendo dalla parole: il linguaggio è importante, non è un orpello stilistico, è il marchio che certifica l'affidabilità di un progetto. Un linguaggio prigioniero dell'estremismo e della provocazione dissennati è destinato a produrre danni gravi alla comunità. Si deve ricominciare dal rispetto della persona, sempre e comunque, non nella falsità dell'atteggiamento politicamente corretto, ma nella profonda convinzione dell'unicità umana di ciascuno, condividendo tutto ciò che può essere condiviso con le persone di buona volontà.

La pandemia ci ha messo in particolare sotto gli occhi due grandi fatti, l’interdipendenza umana e la morte. La morte, più ricattatrice dei capitali, delle nostre presunzioni, della nostra onnipotenza, è tornata a circolare tra gli uomini in una forma crudele, involontaria e innocente che ha paralizzato la prudenza, la misericordia, la carità, la consolazione.. Forse, per la prima volta nella storia umana recente il “valore” della vita è prepotentemente tornato al centro dell’inconscio collettivo.

Noi siamo con chiunque chieda una coraggiosa testimonianza pubblica, evitando la tentazione di “fare la morale” alla politica. Come credenti – certi che dalla fede non si può dedurre direttamente un modello di società, di governo o di partito – siamo chiamati a partecipare alla elaborazione del progetto globale di società, e a mediare, in termini antropologici i valori etici fondamentali in cui crediamo. Siamo chiamati ad un surplus di relazione, di rispetto, di narrazione, di umiltà nel lasciarsi raccontare dagli altri, di tensione al riconoscimento del reciproco, per trovare quel “compromesso nobile” che è il fondamento dell'azione sociale e politica in una società plurale come la nostra.

In questa nostra proposta, da condividere con tutti coloro che vi si riconoscono, vogliamo cercare insieme ad altri una risposta ai grandi problemi del nostro tempo. Sappiamo bene quali sono le difficoltà che abbiamo di fronte ed è proprio per questo che tacere e non agire sarebbe ancora più colpevole. Crediamo in una politica rispettosa e mansueta che si faccia carico dei grandi smarrimenti del nostro tempo, stando accanto a tutti per non perdere la speranza: comprendendo, tollerando, fidandosi, confidandosi, affidandosi. Se non ora, nel pieno della peggiore crisi della Repubblica, quando mai si potrà costruire una legittimazione reciproca tra le istituzioni, i partiti, tra tutti noi, per approdare ad una democrazia matura, a una politica al servizio dei cittadini e non delle fazioni?

ACQUAVIVA ALBERTO Presidente Circolo culturale Europa Nazione Cristiana


ANNALORO LOREDANA Direttivo U.C.I.D.


ARNOLETTI GIANFRANCO Presidente C.I.F.A. Centro italiano famiglie affidatarie


BERARDINELLI DILETTA Associazione Papa Giovanni XXIII Piemonte


BERGIA IDRIS Comunità religiosa islamica italiana


BERTERO GIULIA Vice presidente A.I.E.F. Associazione infanzia e famiglia


BERZANO don LUIGI Sacerdote direttore osservatorio pluralismo religioso


BHANTE DHARMAPALA Monaco buddista pres. Ass. Interdependence


BIANCHETTI LUCIANA Presidente Centro italiano femminile To e area metropolitana


BOFFETTA MARIA Comitato contro atomica, guerre e terrorismi


BOUCHNAF WALID Segreteria Confederazione Islamica Italiana


CALANDRA ANTONINO Vice presidente Ass. Stampa subalpina


CANDELARI PAOLO Insegnante attivista non violento


CARAMICO ADELE Docente


CARMAGMOLA MAURO Associazione culturale Il Laboratorio


CARPINETTI ALBERTO Presidente UCID


CHIARLO IVAN Operatore culturale


CICOGNA GIUSEPPE Relazioni pubbliche Chiesa di Scientology


CONTI SABRINA Giornalista


CONTRERAS DORYS Direttivo Associazione Venezuela in Piemonte


CORDA SARA Associazione culturale M.A.P.


COSCIA SERGIO Resp. Piemonte Federazione famiglie per la pace


COSTA ROSANNA Ex consigliera regionale impegnata nel volontariato cattolico


DA CAMPO fratel LINO


DI MAURO EDOARDO Direttore Accademia Albertina


DI PORTO ARIEL Rabbino capo comunità ebraica


FRONTANI ANTONELLA Giornalista - scrittrice


GAZZANO EMILIO Insegnante di religione


GERACI BRUNO Presidente Manifesto di Torino, docente universitario


GIROLA PAOLO Giornalista


GIROLA DONATELLA Giornalista


GONELLA ROSSANA Membro del Ser.mig. Fraternità della speranza


GONTERO ROBERTO Presidente Forum associazioni familiari del Piemonte


GRIFFA SERGIO Coordinamento interconfessionale


GUNJAK ANJA Project manager U.E.


INTROVIGNE MASSIMO Presidente CESNUR


KAMAI IBRAHIM Presidente Centro Culturale Mecca


LEO GIAMPIERO Portavoce Coordinamento interconfessionale "Noi siamo con voi"


LESANI YOOSEF Presidente Iran libero e democratico


LO BUE CARMELO Direttivo Associazione Nuova Generazione


LUPO ALFONSO Già ispettore scolastico


NUZZO WALTER Membro Coordinamento interconfessionale e Comitato Interfedi


NZOLO FELIX Pastore Valdese


PALESTRO GIORGIO Ex preside Facoltà medicina e chirurgia


PARISI GIUSEPPE Consigliere F.I.D.A.E.


PAVESIO LUISA Già presidente Fidapa


REQUENA MARIA Presidente Associazione Venezuela in Piemonte


RISATTI EZIO Salesiano docente emerito


RISSO ALESSANDRO Direttore “Rinascita popolare”


ROSBOCH MICHELE Docente universitario


RUBAT ORS MAURO Avvocato


SCIARAFFA RINO Chiesa Apostolica


SEGATTI don ERMIS Diocesi Torino


SEISHIN VIVIANI Rev. ELENA


SHUDDHANANDA SVAMINI GHIRI Unione induista italiana


STENTA PIETRO Docente


TAWFIK YOUNIS Presidente Centro Dar al Hikma, Membro Consiglio relazioni con Islam italiano c/o Ministero interni


TESTA GIACOMO Movimento Focolarini


VANNINI CHIARA Operatrice culturale


VASSALLO DOMENICO Vice presidente Anonima fumetti


VIARENGO LETIZIA Coordinamento interconfessionale


VICO LUIGI Consigliere Nazionale F.I.S.M.




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