Verso l’Agorà



Redazione    9 Maggio 2018       1

Le riunioni promosse a Torino dai “cristiani inquieti” sono sfociate nella proposta di “costituire un'Agorà di Cultura e Azione Politica: una comunità aperta al contributo di credenti e non solo, strumento per aprire una stagione politica nuova in Italia, ripensando i modelli produttivi e di consumo, gli stili di vita personali e comunitari, gli istituti della democrazia”, consolidando “gli spazi di libertà, sicurezza, giustizia, eguaglianza e inclusione sociale”.

I contenuti dell’iniziativa, illustrati nel documento sotto riportato, saranno discussi domani, giovedì 10 maggio, dalle 20.30, nel salone teatro di San Donato, via Saccarelli 8.

 
 … Il divario tra i popoli e le nostre attuali forme di democrazia si allarga sempre più come conseguenza dell’enorme potere dei gruppi economici e mediatici che sembrano dominarle. I movimenti popolari, lo so, non sono partiti politici e lasciate che vi dica che, in gran parte, qui sta la vostra ricchezza, perché esprimete una forma diversa, dinamica e vitale di partecipazione sociale alla vita pubblica. Ma non abbiate paura di entrare nelle grandi discussioni, nella Politica con la maiuscola, e cito di nuovo Paolo VI: «La politica è una maniera esigente – ma non è la sola – di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri» …

(Papa Francesco ai Movimenti popolari, 5 novembre 2016)

 

Tempo di impegno, tempo di AGORÀ


 

L’idea

Siamo dei laici cristiani aventi diversi percorsi di impegno nella chiesa, nella cultura, nella ricerca, nel sociale, nel sindacato, nella cooperazione, nel volontariato, nella politica e nelle istituzioni. Siamo accomunati dall’esigenza e dalla volontà di mettere insieme passione civile, esperienze, competenze e serietà, al fine di contribuire allo sviluppo di una società solidale, sostenibile e coesa, all’evoluzione della cultura politica e democratica nel nostro Paese, alla diffusione di buone prassi amministrative.

Comprendiamo il difficile momento che la nostra società vive, i timori e la sfiducia di tante persone, e percepiamo la inadeguatezza delle proposte politiche alla complessità dei problemi. Siamo consapevoli che riflessione politica e partecipazione stiano divenendo sempre più merce rara, anche nella chiesa.

Abbiamo quindi pensato di costituire un'Agorà di Cultura e Azione Politica: una comunità “aperta” al contributo di credenti e non solo, strumento per aprire una stagione politica nuova in Italia, ripensando i modelli produttivi e di consumo, gli stili di vita personali e comunitari, gli istituti della democrazia. Perché siamo convinti che solo rinnovando in forme originali la partecipazione alla vita civile e democratica, si consolidano, in Italia e in Europa, gli spazi di libertà, sicurezza, giustizia, eguaglianza e inclusione sociale.

 

Gli obiettivi

Ci proponiamo di offrire occasioni e iniziative per aiutare i cittadini a «pensare ed agire politicamente» in modo maturo e consapevole, rifuggendo dalle semplificazioni e dalle banalizzazioni.

Intendiamo promuovere il confronto fra persone provenienti da culture diverse, nella convinzione che il pluralismo sia una scelta fondamentale per una convivenza civile libera e democratica.

In particolare vorremmo coinvolgere i più giovani, per la crescita di una nuova generazione di persone accomunate da una visione lungimirante della vita e della società, desiderose di portare nel contesto pubblico il valore aggiunto del loro entusiasmo e delle loro energie.

 

Le forme

L’Agorà si propone di promuovere e diffondere cultura politica attraverso:

- la costituzione di un Forum, quale comunità virtuale di spazio e confronto tra persone con valori ed interessi comuni rispetto al pensare ed agire in politica;

- la realizzazione di confronti con istituzioni, partiti, sindacati, associazioni e movimenti ecclesiali e della società civile.

 

I contenuti

Siamo convinti che, se saremo capaci di trasmettere un messaggio convincente, potremo raccogliere il consenso di ambiti numerosi della società ed esercitare influenza politica.

E’ ormai venuta meno la ingenua convinzione di poter realizzare modelli di società astratti attraverso radicali riforme dai risultati eclatanti. I fenomeni sociali sono complessi, ed anche le scelte sono difficili da spiegare perché i valori più alti richiedono processi evolutivi che li potranno realizzare in modi imperfetti e inattesi.

I messaggi forti e aggreganti che oggi predominano si muovono in direzione opposta, perché esprimono un rifiuto complessivo della classe politica, giudicata molto negativamente nel suo complesso, o prospettano riforme che non si potranno realizzare (reddito minimo garantito per tutti, riduzione drastica della pressione fiscale), ma la cui mancata applicazione sarà attribuita a poteri sovrastanti contro i quali nulla si può fare.

Si tratta allora di trovare un nuovo modo di formulare messaggi incisivi ed educare ad affrontare la complessità come aspetto decisivo dell’impegno politico onesto. Il tempo presente richiede, infatti, delle chiavi di lettura articolate sia per comprendere i nodi vitali delle situazioni sia per scegliere i provvedimenti da portare avanti confrontandosi con l'ampia varietà dei casi da regolamentare e proteggere.

Non si può semplificare la realtà proponendo ricette facili e demagogiche ma piuttosto individuare gli aspetti della società su cui incidere per procurare il massimo cambiamento desiderato: l’azione politica richiede sempre una percezione delle sofferenze delle persone che si ritengono insostenibili e il riconoscimento di obiettivi che procurano opportunità di vita e correggono le ingiustizie più gravi.

Pensiamo che nelle comunità cristiane ci si possa riconoscere su valori comuni, da condividere con chi cristiano non è, con l’obiettivo di sviluppare le opportunità di vita delle persone, attraverso le loro libere scelte. E lo facciamo affrontando i nodi più cruciali e rilevanti di questo tempo, quali sono ad esempio:

- i servizi di istruzione e sanità, perché dovrebbero essere i veri fattori di uguaglianza sociale;

- gli strumenti per far evolvere la qualità delle imprese, perché da imprese evolute dipende lo sviluppo sostenibile e la qualità del lavoro;

- gli strumenti che consentano un profondo rinnovamento del mercato del lavoro (in particolare per quanto attiene i giovani);

- la solidarietà, per ricostruire un tessuto comunitario lacerato, ricostruire una attiva partecipazione alla vita democratica, generare interazione culturale e rendere più dinamico questo Paese.

 

L’invito

Ci rivolgiamo quindi a chi condivide questa prospettiva: singole persone, associazioni, movimenti, gruppi, organizzazioni e comunità, per invitarle a percorrere insieme il cammino. Perché non possiamo più stare immobili.


1 Commento

Lascia un commento

La Tua email non sarà pubblicata.


*