Parlare di QAnon per alcuni versi può esser anche molto divertente, per altri versi invece assai inquietante ma in ogni caso si tratta di un movimento che oggi in USA ha un certo spessore e dove molti dei suoi simpatizzanti sono persone normalissime che hanno sviluppato una forte insofferenza verso il deep state. È bene ricordare che il deep state è quell’incrocio tra agenzie governative e industrie miliardarie che negli ultimi anni si è fatto sempre più stretto e potente tanto da poter spesso favorire con leggi e norme ad hoc interessi privati.
Il mantra dei primi tempi di QAnon era questo: “il mondo è governato da una cricca di miliardari comunisti e satanisti” oppure a volte “comunisti e pedofili”.
Ora, sul fatto che nel mondo governino i miliardari non vi è alcun dubbio. Che siano comunisti suona paradossale, anche se oggi l’unico comunismo esistente è quello cinese – che come tutti sanno è una versione del capitalismo spinto al suo massimo – e se il turbocapitalismo vive in simbiosi con il globalismo. Sugli altri due termini, ovviamente è meglio sorvolare.
Il fatto che segna una linea di svolta e porta QAnon alla conoscenza del grande pubblico è stato l’attacco alla pizzeria Comet Ping Pong di Washington, dal quale è nato il famoso Pizzagate. Il Comet Ping Pong era un locale molto popolare in città e punto di riferimento della cultura Lgbt ma veniva descritto da QAnon come covo di satanisti e luogo nelle cui cucine si giravano film porno con bambini.
Tutto iniziò con le mail rubate a John Podestà responsabile della campagna di Hillary Clinton, pubblicate da WikiLeaks, dove in una di queste mail si faceva riferimento a una cena elettorale alla Comet Ping Pong a base di CP, cioè Cheese Pizza (pizze al formaggio) che fu interpretato come Child Porno. Così un bel giorno, il 4 dicembre 2016, Edgar Maddison Welch, un 28enne di Salisbury in Carolina del Nord, salì in macchina con un fucile d’assalto AR-15, guidò sino a Washington, entrò nelle cucine della pizzeria e iniziò a sparare, fortunatamente senza colpire nessuno. Welch si rese subito conto che nelle cucine vi erano solo cuochi, si arrese e al processo ammise di esser stato sciocco a credere al Pizzagate, ma fu condannato lo stesso a quattro anni di carcere che sta ancora scontando.
Nonostante ciò il Pizzagate ha fatto presa sia sull’opinione pubblica in USA sia all’estero, ad esempio in Turchia in giornali filogovernativi pro-Erdogan. E poi si è facilmente collegato con siti d’informazione alt-right (estrema destra) e si è posto come movimento contro gli abusi delle elite.
QAnon è un movimento tipico dei nostri tempi, non ha sedi fisiche, non ha capi in carne ed ossa riconoscibili, e viaggia esclusivamente sul web usando piattaforme note per non andare troppo sul sottile nel giudicare i contenuti, come 4chan, 8chan ora diventato 8kun.
Si stima che fino al 2018 i simpatizzanti attivi di QAnon, ovvero quelli iscritti a siti ad esso riconducibili, fossero circa 250mila. Questo numero va ricordato bene per confrontarlo a quello che è QAnon oggi. Nella teoria del complotto dei primi anni “rustici” di QAnon alcune cose sono anche comiche e sembrano prese a prestito pari pari dalla canzone di Francesco Gabbani Pachidermi e pappagalli (la Terra è piatta, Elvis Presley è vivo, così come lo è John Kennedy ecc.) oltre alla perla che i bambini rapiti sono venduti attraverso il sito web del rivenditore di mobili Wayfair (non è vero, ovviamente).
Secoli fa… poi arrivò il 2019 e soprattutto il 2020 con la pandemia. Nel 2019 in America si scaldavano già i motori per le future elezioni presidenziali del novembre 2020 e Donald Trump veniva considerato dai seguaci di QAnon come un messia. Questo grazie a un grande equivoco: un giorno durante una conferenza stampa Trump fece il classico gesto in aria di un cerchio, quello che si fa quando diciamo “per chiudere il cerchio occorre ecc ecc.”: peccato che quel gesto venne interpretato come una Q e come un segnale in codice a tutti per dire che lui era con QAnon.
In realtà Trump non ha mai detto una parola su di loro né tantomeno ha fatto alcun endorsment, ma molti suoi oppositori pur riconoscendogli nessuna vicinanza con QAnon gli contestano di non averne preso le distanze. Va detto però che in qualsiasi parte del mondo nessun leader critica apertamente gruppi – a meno che siano organizzazioni terroristiche o sette – se non altro per non perdere potenziali elettori. Un solo esempio: tutti sappiamo che le diete hard dei vegani, diete senza proteine fanno male alla salute, qualcuno ha già sentito un politico di qualsiasi colore in Italia criticare i vegani?
Ad ogni modo, complice il fatto che dal 2019 i post su alcuni siti legati a QAnon facevano intuire che erano fatti da qualche alto funzionario governativo che aveva accesso a informazioni riservate e le distillava ogni tanto con parsimonia, questo movimento è sempre cresciuto. Da movimento esoterico e molto eclettico degli inizi, nel 2020 QAnon si è sempre più spostato sul terreno della politica con la maggioranza dei suoi seguaci convinti repubblicani. In pochi lo scorso anno hanno compreso come QAnon si stesse evolvendo e nell’agosto 2020 qualche commentatore iperprogressista diceva tranquillamente: “Eh se Trump perde vi sarà un suicidio di massa come è già successo nel passato per altre sette”. Le elezioni ci sono state, tutti conoscono il risultato, ma nessuno si è suicidato.
Le restrizioni della pandemia hanno portato molte persone a contestare l’establishment e oggi vi sono addirittura sostenitori di Black Lives Matter tra i seguaci di QAnon, così come tutto il mondo new-age, green for ever e similari rappresenta in pratica una riserva di caccia per il mondo Q.
Un mondo enorme: secondo il ricercatore canadese Marc-André Argentino, che ha studiato a lungo un campione di 179 gruppi Facebook dedicati a QAnon, da marzo a luglio 2020 il numero di iscritti complessivi è passato da 213mila a un milione e 400mila. Un aumento del 600 per cento. Ma non basta: secondo un’inchiesta interna di Facebook, alla metà di agosto 2020 – pochi giorni prima di una loro parziale messa al bando – i gruppi QAnon avevano in totale tre milioni di iscritti (ricordate i 250mila di pochi anni prima?).
Ora credo che venga naturale porsi questa domanda: come ha fatto un movimento nato propagandando pensieri di totale nonsenso a diventare quello che è oggi, a essere così radicato nella società USA ed in Europa a contare su molte simpatie in Germania?
Se la domanda è difficile, la risposta lo è ancor di più, a meno di non considerare valido questo commento letto su Facebook in seguito all’articolo pubblicato sulla “Stampa” del 18 maggio dal titolo Festini , spogliarelliste e tradimenti, così si è infranto il matrimonio Gates, articolo nel quale si fa riferimento a incontri di Bill Gates con il miliardario Jeffrey Epstein, quello del “Lolita express”, morto suicida in carcere nel 2019. Questo il commento: “Già, si ha un bel dire di non esser complottisti ma poi uno dice: ma perché uno che è padrone della maggior parte dei computer del mondo, che veleggia verso i 70 anni e viene mollato dalla moglie dopo 27 anni di matrimonio ci tiene così tanto a vaccinarmi?”.
Il mantra dei primi tempi di QAnon era questo: “il mondo è governato da una cricca di miliardari comunisti e satanisti” oppure a volte “comunisti e pedofili”.
Ora, sul fatto che nel mondo governino i miliardari non vi è alcun dubbio. Che siano comunisti suona paradossale, anche se oggi l’unico comunismo esistente è quello cinese – che come tutti sanno è una versione del capitalismo spinto al suo massimo – e se il turbocapitalismo vive in simbiosi con il globalismo. Sugli altri due termini, ovviamente è meglio sorvolare.
Il fatto che segna una linea di svolta e porta QAnon alla conoscenza del grande pubblico è stato l’attacco alla pizzeria Comet Ping Pong di Washington, dal quale è nato il famoso Pizzagate. Il Comet Ping Pong era un locale molto popolare in città e punto di riferimento della cultura Lgbt ma veniva descritto da QAnon come covo di satanisti e luogo nelle cui cucine si giravano film porno con bambini.
Tutto iniziò con le mail rubate a John Podestà responsabile della campagna di Hillary Clinton, pubblicate da WikiLeaks, dove in una di queste mail si faceva riferimento a una cena elettorale alla Comet Ping Pong a base di CP, cioè Cheese Pizza (pizze al formaggio) che fu interpretato come Child Porno. Così un bel giorno, il 4 dicembre 2016, Edgar Maddison Welch, un 28enne di Salisbury in Carolina del Nord, salì in macchina con un fucile d’assalto AR-15, guidò sino a Washington, entrò nelle cucine della pizzeria e iniziò a sparare, fortunatamente senza colpire nessuno. Welch si rese subito conto che nelle cucine vi erano solo cuochi, si arrese e al processo ammise di esser stato sciocco a credere al Pizzagate, ma fu condannato lo stesso a quattro anni di carcere che sta ancora scontando.
Nonostante ciò il Pizzagate ha fatto presa sia sull’opinione pubblica in USA sia all’estero, ad esempio in Turchia in giornali filogovernativi pro-Erdogan. E poi si è facilmente collegato con siti d’informazione alt-right (estrema destra) e si è posto come movimento contro gli abusi delle elite.
QAnon è un movimento tipico dei nostri tempi, non ha sedi fisiche, non ha capi in carne ed ossa riconoscibili, e viaggia esclusivamente sul web usando piattaforme note per non andare troppo sul sottile nel giudicare i contenuti, come 4chan, 8chan ora diventato 8kun.
Si stima che fino al 2018 i simpatizzanti attivi di QAnon, ovvero quelli iscritti a siti ad esso riconducibili, fossero circa 250mila. Questo numero va ricordato bene per confrontarlo a quello che è QAnon oggi. Nella teoria del complotto dei primi anni “rustici” di QAnon alcune cose sono anche comiche e sembrano prese a prestito pari pari dalla canzone di Francesco Gabbani Pachidermi e pappagalli (la Terra è piatta, Elvis Presley è vivo, così come lo è John Kennedy ecc.) oltre alla perla che i bambini rapiti sono venduti attraverso il sito web del rivenditore di mobili Wayfair (non è vero, ovviamente).
Secoli fa… poi arrivò il 2019 e soprattutto il 2020 con la pandemia. Nel 2019 in America si scaldavano già i motori per le future elezioni presidenziali del novembre 2020 e Donald Trump veniva considerato dai seguaci di QAnon come un messia. Questo grazie a un grande equivoco: un giorno durante una conferenza stampa Trump fece il classico gesto in aria di un cerchio, quello che si fa quando diciamo “per chiudere il cerchio occorre ecc ecc.”: peccato che quel gesto venne interpretato come una Q e come un segnale in codice a tutti per dire che lui era con QAnon.
In realtà Trump non ha mai detto una parola su di loro né tantomeno ha fatto alcun endorsment, ma molti suoi oppositori pur riconoscendogli nessuna vicinanza con QAnon gli contestano di non averne preso le distanze. Va detto però che in qualsiasi parte del mondo nessun leader critica apertamente gruppi – a meno che siano organizzazioni terroristiche o sette – se non altro per non perdere potenziali elettori. Un solo esempio: tutti sappiamo che le diete hard dei vegani, diete senza proteine fanno male alla salute, qualcuno ha già sentito un politico di qualsiasi colore in Italia criticare i vegani?
Ad ogni modo, complice il fatto che dal 2019 i post su alcuni siti legati a QAnon facevano intuire che erano fatti da qualche alto funzionario governativo che aveva accesso a informazioni riservate e le distillava ogni tanto con parsimonia, questo movimento è sempre cresciuto. Da movimento esoterico e molto eclettico degli inizi, nel 2020 QAnon si è sempre più spostato sul terreno della politica con la maggioranza dei suoi seguaci convinti repubblicani. In pochi lo scorso anno hanno compreso come QAnon si stesse evolvendo e nell’agosto 2020 qualche commentatore iperprogressista diceva tranquillamente: “Eh se Trump perde vi sarà un suicidio di massa come è già successo nel passato per altre sette”. Le elezioni ci sono state, tutti conoscono il risultato, ma nessuno si è suicidato.
Le restrizioni della pandemia hanno portato molte persone a contestare l’establishment e oggi vi sono addirittura sostenitori di Black Lives Matter tra i seguaci di QAnon, così come tutto il mondo new-age, green for ever e similari rappresenta in pratica una riserva di caccia per il mondo Q.
Un mondo enorme: secondo il ricercatore canadese Marc-André Argentino, che ha studiato a lungo un campione di 179 gruppi Facebook dedicati a QAnon, da marzo a luglio 2020 il numero di iscritti complessivi è passato da 213mila a un milione e 400mila. Un aumento del 600 per cento. Ma non basta: secondo un’inchiesta interna di Facebook, alla metà di agosto 2020 – pochi giorni prima di una loro parziale messa al bando – i gruppi QAnon avevano in totale tre milioni di iscritti (ricordate i 250mila di pochi anni prima?).
Ora credo che venga naturale porsi questa domanda: come ha fatto un movimento nato propagandando pensieri di totale nonsenso a diventare quello che è oggi, a essere così radicato nella società USA ed in Europa a contare su molte simpatie in Germania?
Se la domanda è difficile, la risposta lo è ancor di più, a meno di non considerare valido questo commento letto su Facebook in seguito all’articolo pubblicato sulla “Stampa” del 18 maggio dal titolo Festini , spogliarelliste e tradimenti, così si è infranto il matrimonio Gates, articolo nel quale si fa riferimento a incontri di Bill Gates con il miliardario Jeffrey Epstein, quello del “Lolita express”, morto suicida in carcere nel 2019. Questo il commento: “Già, si ha un bel dire di non esser complottisti ma poi uno dice: ma perché uno che è padrone della maggior parte dei computer del mondo, che veleggia verso i 70 anni e viene mollato dalla moglie dopo 27 anni di matrimonio ci tiene così tanto a vaccinarmi?”.
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