Ricordando Benigno Zaccagnini



Aldo Preda    4 Novembre 2020       0

Il 5 novembre di 31 anni fa moriva Benigno Zaccagnini e quest’anno non è stato possibile farne memoria nella sua Ravenna con l’annuale convegno, a causa del coronavirus.

In questo periodo di “politica sospesa”, dove l’antipolitica rischia di travolgerci, l’àncora Zaccagnini ci avrebbe permesso, al di là di opinioni e fedi diverse, di riflettere sul bene comune, cioè su quel seme buono, da lui seminato nella sua vita.

Per questo sarebbe stato con noi il card. Matteo Zuppi che ci avrebbe parlato di quel “Vangelo delle beatitudini”, citato da Zac nel suo testamento, cioè di un mondo fatto di giustizia, senza guerre e violenze, senza discriminazioni e si sarebbe richiamato a quel “comune sentire”, da lui più volte citato, che ha dato origine alla nostra Carta costituzionale, “capace di unire idealità diverse per il bene del nostro Paese e di superare le parti, e che rappresenta un'enorme ricchezza perché in grado di dire e dare ancora moltissimo".

Ricordo le parole del Presidente Mattarella a Ravenna il 5 novembre scorso: "La ricerca del bene comune insieme a chiunque altro, a tutti gli altri, al di là dei confini di ideologie, opinioni e fedi, è quello che Benigno Zaccagnini ha fatto in tutta la sua vita. Per questo gli siamo davvero profondamente riconoscenti".

L’impegno verso le future generazioni alle quali dobbiamo lasciare forse meno benessere del nostro, ma più solidarietà tra i singoli e i popoli della terra, dobbiamo lasciare più Europa, meno esclusioni sociali e meno morti nel Mediterraneo, meno armi e meno fame, e più pace tra le nazioni, cioè più eguaglianza. Papa Francesco ha parlato del “diritto alla speranza”, come “diritto fondamentale” per le future generazioni, non un diritto stabilito da leggi o Costituzioni, ma piuttosto una sorta di principio costitutivo della morale e della politica, che è alla base di qualunque lotta per i diritti e per la trasformazione in senso progressivo della società.

In questi giorni ci ha lasciato padre Bartolomeo Sorge, che è stato vicino a Zaccagnini nei momenti difficili della sua esperienza politica con il suo sorriso, la sua fede, la sua grande passione civile. Ricordiamo anche lui con una preghiera.


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