Tra due mesi saremo chiamati a confermare o meno la riforma costituzionale che riduce di 1/3 i parlamentari voluta fortemente dai Cinquestelle e avvallata dal PD.
Premesso che da tempo sostengo l’utilità del Movimento 5 Stelle e l’opportunità di un asse con il PD, non posso non esprime tutta la mia avversità per una falsa riforma che si configura come una autentica operazione di distrazione di massa funzionale ai veri poteri oligarchici.
Prima di tutto perché è offensiva per l’intelligenza la motivazione economica di 50 milioni di risparmi, l’equivalente di un caffè per ogni italiano, atteso che il Parlamento decide su e controlla 800 miliardi annui!
In secondo luogo perché lo stesso risparmio si poteva conseguire semplicemente riducendo di 1/3 le indennità e i privilegi dei parlamentari, in coerenza con quanto fatto in tema di vitalizi, e così avvicinandoli alla vita del popolo che rappresentano (come nello spirito delle restituzioni fatte dai Cinquestelle), senza ridurre la rappresentanza politica del popolo su cui si fonda la democrazia.
Spiace dirlo ma i grillini, offuscati dall’idea della partecipazione diretta e dal sacro furore moralista non hanno capito di stare lavorando per i loro nemici: i poteri forti industriali e finanziari. E così mentre sono stati massacrati sulla TAV, la TAP e nei prossimi giorni sulle concessioni autostradali, hanno avuto via libera sulla riduzione dei parlamentari.
Così come spiace constatare che il PD, anche quello di Zingaretti, è sensibile alle ragioni del grande capitale e un po’ meno alle esigenze della democrazia, di cui dovrebbe conoscere bene i complessi meccanismi di funzionamento.
E così, grazie all’ingenuità dei Cinquestelle e al cinismo del PD, nei prossimi 60 giorni invece di dibattere della spaventosa concentrazione di ricchezza che paralizza il Paese e di quanto e come fare pagare le tasse all'1% che detiene una ricchezza pari a 4.000 miliardi (!!!) illuderemo un popolo intero che basta risparmiare 50 milioni per risollevarci.
Povera Italia!
(Tratto da www.ildomaniditalia.eu)
Premesso che da tempo sostengo l’utilità del Movimento 5 Stelle e l’opportunità di un asse con il PD, non posso non esprime tutta la mia avversità per una falsa riforma che si configura come una autentica operazione di distrazione di massa funzionale ai veri poteri oligarchici.
Prima di tutto perché è offensiva per l’intelligenza la motivazione economica di 50 milioni di risparmi, l’equivalente di un caffè per ogni italiano, atteso che il Parlamento decide su e controlla 800 miliardi annui!
In secondo luogo perché lo stesso risparmio si poteva conseguire semplicemente riducendo di 1/3 le indennità e i privilegi dei parlamentari, in coerenza con quanto fatto in tema di vitalizi, e così avvicinandoli alla vita del popolo che rappresentano (come nello spirito delle restituzioni fatte dai Cinquestelle), senza ridurre la rappresentanza politica del popolo su cui si fonda la democrazia.
Spiace dirlo ma i grillini, offuscati dall’idea della partecipazione diretta e dal sacro furore moralista non hanno capito di stare lavorando per i loro nemici: i poteri forti industriali e finanziari. E così mentre sono stati massacrati sulla TAV, la TAP e nei prossimi giorni sulle concessioni autostradali, hanno avuto via libera sulla riduzione dei parlamentari.
Così come spiace constatare che il PD, anche quello di Zingaretti, è sensibile alle ragioni del grande capitale e un po’ meno alle esigenze della democrazia, di cui dovrebbe conoscere bene i complessi meccanismi di funzionamento.
E così, grazie all’ingenuità dei Cinquestelle e al cinismo del PD, nei prossimi 60 giorni invece di dibattere della spaventosa concentrazione di ricchezza che paralizza il Paese e di quanto e come fare pagare le tasse all'1% che detiene una ricchezza pari a 4.000 miliardi (!!!) illuderemo un popolo intero che basta risparmiare 50 milioni per risollevarci.
Povera Italia!
(Tratto da www.ildomaniditalia.eu)
Ineccepibile! Se i deputati ed i senatori devono rappresentare il popolo, credo che 1 deputato su centomila ed 1 senatore su duecentomila abitanti non siano troppi. Sarebbe bene far sapere come sono i rapporti negli altri paesi dell’ Unione Europea. Se, viceversa, i rappresentanti sono nominati per obbedire ad un qualsivoglia capo, allora il numero corretto è zero.
Non vorrei che, alla fine lì si voglia arrivare…
Mi auguro che l’attuale governo sia in grado di continuare il suo cammino sino alla scadenza naturale della legislatura in quanto così prevede la Costituzione se c’è una maggioranza parlamentare, inoltre ora c’è un minimo comune denominatore di umanità che non c’era in precedenza e anche una base comune fra tematiche ambientali e tematiche sociali. Basterebbe solo lavorare di più per dare concretezza al discorso programmatico del Presidente del Consiglio nella presentazione alle Camere lo scorso mese di agosto. Mi auguro anche che la posizione di Italia viva per il bene del Paese (e non di pochi) riconsideri la sua posizione sul tema della prescrizione (sarebbe auspicabile una durata ragionevole dei processi, ma mai la prescrizione, tutti devono giungere alla conclusione con la sentenza). Mi auguro poi che il Governo ascolti anche gli amministratori locali e che stabilisca una lista di priorità privilegiando le tante urgenze (prevenzione dissesto idrogeologico, prevenzione incendi, prevenzione sismica, manutenzioni ordinarie e straordinarie, rilancio borghi montani, economia “green” e lotta cambiamenti climatici, …). Mi auguro anche, come ben espresso nell’articolo, si rinunci alla riduzione dei parlamentari in quanto verrebbe ridotta la rappresentanza dei territori e cioè la democrazia. Come ben detto penso che tutti siano pienamente d’accordo sulla riduzione dei costi nel settore, ma lo stesso risparmio si potrebbe conseguire semplicemente riducendo di 1/3 o poco più le indennità e i privilegi dei parlamentari. Pertanto per il referendum faccio fatica a trovare una motivazione plausibile per votare sì.