La Giornata internazionale della memoria per le vittime dell’Olocausto si celebra il 27 gennaio per ricordare l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945.
Il Parlamento europeo ha aperto la sessione plenaria di mercoledì 29 gennaio con una cerimonia solenne per commemorare l'evento, che ha avuto come ospite d'onore Liliana Segre, senatrice a vita italiana sopravvissuta allo sterminio.
All’apertura della cerimonia il Presidente del Parlamento David Sassoli ha detto: “Oggi ci inchiniamo davanti a tutte le vittime della Shoah e vogliamo assumerci il nostro dovere di ricordare”. Sassoli ha poi aggiunto: “Il nazismo e il razzismo non sono opinioni, ma sono crimini, e ogni volta che leggiamo sul giornale notizie di violenze e insulti, noi dobbiamo considerarli rivolti a ciascuno di noi. Sono attacchi all’Europa e ai valori che essa rappresenta”.
Ha quindi preso la parola Liliana Segre: “Vorrei non nascondere l’emozione profonda di entrare in questo Parlamento europeo dopo aver visto all’ingresso le bandiere, le bandiere colorate di tanti stati affratellati nel Parlamento europeo, dove si parla, si discute, ci si guarda negli occhi. Non è stato sempre così”. La senatrice ha poi riflettuto sul ritorno del razzismo e dell’antisemitismo: “La gente mi chiede come mai ancora si parla di antisemitismo? Ma perché c’è sempre stato: l’antisemitismo e il razzismo sono insiti nell’animo dei poveri di spirito. E poi arrivano i momenti, i corsi e ricorsi storici. Tutti quelli che approfittano di questa situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti”.
Ha anche ricordato il difficile viaggio di ritorno dopo la liberazione: “La forza della vita è straordinaria, è questa che bisogna trasmettere ai giovani di oggi che sono mortificati dalla mancanza di lavoro”. Applausi vivissimi di tutto il Parlamento Europeo.
Per seguire in video il discorso di Liliana Segre, cliccate qui.
Ha chiuso la cerimonia, cui è stata presente anche Anita Lasker-Wallfisch, unica sopravvissuta dell’orchestra delle donne ad Auschwitz, le parole di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea: “L’Europa non rimarrà in silenzio. Combatteremo l’antisemitismo su tutti i fronti. Non permetteremo mai che l’Olocausto venga negato. Lotteremo con tutte le nostre forze contro la discriminazione, il razzismo e l’esclusione”.
Il Parlamento europeo ha aperto la sessione plenaria di mercoledì 29 gennaio con una cerimonia solenne per commemorare l'evento, che ha avuto come ospite d'onore Liliana Segre, senatrice a vita italiana sopravvissuta allo sterminio.
All’apertura della cerimonia il Presidente del Parlamento David Sassoli ha detto: “Oggi ci inchiniamo davanti a tutte le vittime della Shoah e vogliamo assumerci il nostro dovere di ricordare”. Sassoli ha poi aggiunto: “Il nazismo e il razzismo non sono opinioni, ma sono crimini, e ogni volta che leggiamo sul giornale notizie di violenze e insulti, noi dobbiamo considerarli rivolti a ciascuno di noi. Sono attacchi all’Europa e ai valori che essa rappresenta”.
Ha quindi preso la parola Liliana Segre: “Vorrei non nascondere l’emozione profonda di entrare in questo Parlamento europeo dopo aver visto all’ingresso le bandiere, le bandiere colorate di tanti stati affratellati nel Parlamento europeo, dove si parla, si discute, ci si guarda negli occhi. Non è stato sempre così”. La senatrice ha poi riflettuto sul ritorno del razzismo e dell’antisemitismo: “La gente mi chiede come mai ancora si parla di antisemitismo? Ma perché c’è sempre stato: l’antisemitismo e il razzismo sono insiti nell’animo dei poveri di spirito. E poi arrivano i momenti, i corsi e ricorsi storici. Tutti quelli che approfittano di questa situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti”.
Ha anche ricordato il difficile viaggio di ritorno dopo la liberazione: “La forza della vita è straordinaria, è questa che bisogna trasmettere ai giovani di oggi che sono mortificati dalla mancanza di lavoro”. Applausi vivissimi di tutto il Parlamento Europeo.
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Ha chiuso la cerimonia, cui è stata presente anche Anita Lasker-Wallfisch, unica sopravvissuta dell’orchestra delle donne ad Auschwitz, le parole di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea: “L’Europa non rimarrà in silenzio. Combatteremo l’antisemitismo su tutti i fronti. Non permetteremo mai che l’Olocausto venga negato. Lotteremo con tutte le nostre forze contro la discriminazione, il razzismo e l’esclusione”.
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