La citofonata di Salvini al presunto spacciatore di Bologna non è stata il punto più basso di questa campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna (della Calabria non ha parlato nessuno... Forse perché tanti pensano che lì non esistano più politici locali a piede libero?...)
L'oscar del peggio va assegnato per acclamazione alla vicenda della nave Gregoretti. Allora, per sommi capi: la Giunta per le immunità del Senato presieduta da Gasparri (sì, proprio lui...) doveva decidere se concedere o meno l'autorizzazione a processare Salvini indagato da magistrati siciliani per sequestro di persona. Il ministro della Paura – pardon, dell'Interno – aveva per giorni impedito alla nave della Marina Militare Italiana (non di una onlus olandese...) di sbarcare i 131 migranti raccolti alla deriva.
Partiti e politicanti hanno dato una esemplare prova di linearità: PD, renziani, e LeU (taciamo dei cinquestelle che non hanno idee loro ma votano in base all'alleato di governo) – che vogliono mandare Salvini a processo – non si sono fatti vedere in Giunta e non hanno partecipato al voto. Come mai? Ma perché Salvini avrebbe strumentalizzato la “condanna” parlamentare sfruttando a suo vantaggio (elettorale s'intende) il ruolo di “vittima”. Attenzione, questo non è il malevolo pensiero di un commentatore, ma quanto hanno dichiarato giganti della politica nostrana come Marcucci e Faraone, er meio del renzismo tra PD e Italia Viva.
Anche il centrodestra però si è distinto. Forza Italia e la Meloni, si sono opposti all'autorizzazione a procedere nei confronti del capo leghista, ritenendo che abbia agito nell'interesse della nazione impedendo lo sbarco ai naufraghi. I leghisti invece, pur convinti che il loro “capitano” abbia agito per il meglio, hanno votato per mandarlo a processo, come richiesto dal capo. E hanno ottenuto lo scopo.
Meraviglioso! Che Paese... che classe dirigente...
Aveva proprio ragione Flaiano a ritenere che in Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco...
E poi c'è chi si stupisce se “la gente” pensa che la politica faccia schifo e se ne tiene lontana...
L'oscar del peggio va assegnato per acclamazione alla vicenda della nave Gregoretti. Allora, per sommi capi: la Giunta per le immunità del Senato presieduta da Gasparri (sì, proprio lui...) doveva decidere se concedere o meno l'autorizzazione a processare Salvini indagato da magistrati siciliani per sequestro di persona. Il ministro della Paura – pardon, dell'Interno – aveva per giorni impedito alla nave della Marina Militare Italiana (non di una onlus olandese...) di sbarcare i 131 migranti raccolti alla deriva.
Partiti e politicanti hanno dato una esemplare prova di linearità: PD, renziani, e LeU (taciamo dei cinquestelle che non hanno idee loro ma votano in base all'alleato di governo) – che vogliono mandare Salvini a processo – non si sono fatti vedere in Giunta e non hanno partecipato al voto. Come mai? Ma perché Salvini avrebbe strumentalizzato la “condanna” parlamentare sfruttando a suo vantaggio (elettorale s'intende) il ruolo di “vittima”. Attenzione, questo non è il malevolo pensiero di un commentatore, ma quanto hanno dichiarato giganti della politica nostrana come Marcucci e Faraone, er meio del renzismo tra PD e Italia Viva.
Anche il centrodestra però si è distinto. Forza Italia e la Meloni, si sono opposti all'autorizzazione a procedere nei confronti del capo leghista, ritenendo che abbia agito nell'interesse della nazione impedendo lo sbarco ai naufraghi. I leghisti invece, pur convinti che il loro “capitano” abbia agito per il meglio, hanno votato per mandarlo a processo, come richiesto dal capo. E hanno ottenuto lo scopo.
Meraviglioso! Che Paese... che classe dirigente...
Aveva proprio ragione Flaiano a ritenere che in Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco...
E poi c'è chi si stupisce se “la gente” pensa che la politica faccia schifo e se ne tiene lontana...
Lascia un commento