La Segretaria generale della CISL, Annamaria Furlan, ha commentato il Congresso mondiale della famiglia svoltosi a Verona e oggetto di forti polemiche. Le sue considerazioni ci paiono equilibrate e condivisibili.
La famiglia è il pilastro della nostra comunità e della coesione sociale. Per questo occorre ragionare in termini di “per” e non “contro”. Il tema di una maggiore tutela della famiglia e del sostegno alla maternità dovrebbe vederci tutti uniti, senza contrapposizioni ideologiche, posizioni radicali o strumentalizzazioni politiche.
È giusto rilanciare la centralità della famiglia nella società attuale ma tutto questo non si fa ponendo nuovi steccati in una logica di contrarietà. La famiglia non è mai in antitesi a qualcuno.
Occorre invece far prevalere le ragioni del dialogo più volte richiamato da papa Francesco, in una alleanza tra le istituzioni, la politica, le espressioni della società civile, per rimettere al centro il rispetto delle persone e di una istituzione come la famiglia, il cui ruolo, tutelato dalla Costituzione, è più che mai indispensabile per la crescita ed il futuro delle nuove generazioni, per una maggiore coesione sociale ed economica del Paese, senza mettere in discussione conquiste e diritti consolidati.
Ecco perché bisognerebbe unire le forze per un vera politica strategica in favore della famiglia, a partire dalla leva fiscale, dal rilancio dell’occupazione femminile, dagli incentivi alla conciliazione vita/lavoro, dalla contrattazione di genere su cui come sindacato ci stiamo spendendo molto e dalla riorganizzazione di servizi di welfare concreti ed adeguati alle esigenze familiari.
La CISL si è sempre battuta e si batterà ancora per creare quell'“humus” in grado di promuovere pari opportunità e parità di genere in tutti i contesti della nostra vita sociale, politica ed economica. Solo così saremo in grado di sostenere realmente quella forza inesauribile rappresentata dalla famiglia, che ha saputo attutire in questi lunghi anni i colpi di una crisi economica dura e senza precedenti.
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