Autorizzati a pensare. Visione e ragione per il bene comune. Con questo titolo l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha diffuso dalla metropoli lombarda il suo Discorso alla Città tenuto nella Basilica di Sant’Ambrogio lo scorso 6 dicembre.
L’intervento del presule è tutto incentrato sul concetto di “ragionevolezza”, un sentimento che da troppo tempo fatica ad essere una pietra miliare dei comportamenti interpersonali e sociali. Pressati dall’emotività e dalla suscettibilità, o condizionati dagli slogan e dalla costruzione del consenso, oppure insofferenti per l’intralcio incomprensibile delle procedure riduciamo la nostra capacità di essere “ragionevoli” e spesso non pensiamo più con logica e buon senso ma ci affidiamo sempre più spesso ai pre-giudizi.
E poi, ricorda monsignor Delpini, “tra le tendenze che oggi minano il pensare mi pare che sia insidioso l’utilitarismo che riduce il valore all’utile immediato e quantificabile, che si chiami profitto, consenso, indice di gradimento. Il pensiero asservito all’utilitarismo si riduce a calcolo, quindi a valutare risorse e mezzi in vista di un risultato per lo più individuale o corporativistico piuttosto che di un fine comune e condiviso”.
Per leggere l’intero discorso, potere cliccare sul link sottostante.
Delpini-2018_Discorso-alla-citta-Autorizzati_a_pensare
L’intervento del presule è tutto incentrato sul concetto di “ragionevolezza”, un sentimento che da troppo tempo fatica ad essere una pietra miliare dei comportamenti interpersonali e sociali. Pressati dall’emotività e dalla suscettibilità, o condizionati dagli slogan e dalla costruzione del consenso, oppure insofferenti per l’intralcio incomprensibile delle procedure riduciamo la nostra capacità di essere “ragionevoli” e spesso non pensiamo più con logica e buon senso ma ci affidiamo sempre più spesso ai pre-giudizi.
E poi, ricorda monsignor Delpini, “tra le tendenze che oggi minano il pensare mi pare che sia insidioso l’utilitarismo che riduce il valore all’utile immediato e quantificabile, che si chiami profitto, consenso, indice di gradimento. Il pensiero asservito all’utilitarismo si riduce a calcolo, quindi a valutare risorse e mezzi in vista di un risultato per lo più individuale o corporativistico piuttosto che di un fine comune e condiviso”.
Per leggere l’intero discorso, potere cliccare sul link sottostante.
Delpini-2018_Discorso-alla-citta-Autorizzati_a_pensare
Lascia un commento