Da 52 anni il primo giorno dell’anno è stato scelto come “Giornata mondiale per la pace”. Per la ricorrenza, papa Francesco ha scritto una lettera intitolata La buona politica è a servizio della pace, che è stata diffusa il giorno dell’Immacolata.
Il Pontefice in poche pagine ha condensato un vero distillato di saggezza, partendo dall’augurio evangelico “Pace a questa casa!”. Il suo pensiero si indirizza nuovamente alla politica, alla buona politica “vissuta come servizio alla collettività umana ... Se attuata nel rispetto fondamentale della vita, della libertà e della dignità delle persone, la politica può diventare veramente una forma eminente di carità”.
Dopo aver enunciato le “beatitudini del politico”, per contrasto evidenzia anche i vizi della politica “che indeboliscono l’ideale di un’autentica democrazia, sono la vergogna della vita pubblica e mettono in pericolo la pace sociale” Tra questi la corruzione, la negazione del diritto, la giustificazione del potere col pretesto arbitrario della “ragion di Stato”, la xenofobia e il razzismo, lo sfruttamento illimitato delle risorse naturali in ragione del profitto immediato.
Bergoglio grida un NO senza condizioni alla guerra e alla strategia della paura, e ribadisce che “la pace si basa sul rispetto di ogni persona, qualunque sia la sua storia, sul rispetto del diritto e del bene comune, del creato che ci è stato affidato e della ricchezza morale trasmessa dalle generazioni passate”.
Un documento che vale la pena leggere per aprire il nuovo anno alla speranza e all’impegno.
Lo trovate cliccando sul link sottostante.
papa-Francesco_20181208_messaggio-52giornatamondiale-pace2019
Il Pontefice in poche pagine ha condensato un vero distillato di saggezza, partendo dall’augurio evangelico “Pace a questa casa!”. Il suo pensiero si indirizza nuovamente alla politica, alla buona politica “vissuta come servizio alla collettività umana ... Se attuata nel rispetto fondamentale della vita, della libertà e della dignità delle persone, la politica può diventare veramente una forma eminente di carità”.
Dopo aver enunciato le “beatitudini del politico”, per contrasto evidenzia anche i vizi della politica “che indeboliscono l’ideale di un’autentica democrazia, sono la vergogna della vita pubblica e mettono in pericolo la pace sociale” Tra questi la corruzione, la negazione del diritto, la giustificazione del potere col pretesto arbitrario della “ragion di Stato”, la xenofobia e il razzismo, lo sfruttamento illimitato delle risorse naturali in ragione del profitto immediato.
Bergoglio grida un NO senza condizioni alla guerra e alla strategia della paura, e ribadisce che “la pace si basa sul rispetto di ogni persona, qualunque sia la sua storia, sul rispetto del diritto e del bene comune, del creato che ci è stato affidato e della ricchezza morale trasmessa dalle generazioni passate”.
Un documento che vale la pena leggere per aprire il nuovo anno alla speranza e all’impegno.
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