Gli italiani sono, in maggioranza, dalla parte di Salvini. Lo dicono tutti i sondaggi. Persino un terzo degli elettori PD, persino una bella fetta di cattolici praticanti ritengono che sia stato un bene usare il pugno duro con i migranti dell’Aquarius per far capire all’Europa che “la pacchia è finita!” (Borghezio dixit, al Parlamento europeo).
L’Italia a guida leghista finalmente batte il pugno tra Bruxelles e Strasburgo per denunciare le storture e le inadeguatezze del trattato di Dublino e delle successive norme per fronteggiare l’immigrazione in Europa. Non può più essere che il primo Stato UE in cui viene registrata una richiesta di asilo e memorizzate le impronte digitali sia il responsabile dell’accoglienza. Non ci voleva un genio per capire che questa regola sarebbe stata deleteria per Paesi come Grecia e Italia, penisole protese nel Mediterraneo e terre di approdo per centinaia di migliaia di disperati. E da noi, per legge della Repubblica, chi arriva ha diritto di fare richiesta di asilo dichiarandosi un rifugiato in fuga da guerre e carestie. I tempi di verifica delle richieste sono lunghi, gli arrivi si susseguono, i migranti si accumulano nei nostri centri di accoglienza, anche perché gli Stati europei – tutti, Italia compresa – hanno accettato a suo tempo che la piccola Malta si sfilasse dall’accoglienza dei migranti recuperati nel tratto di mare di propria competenza (che è grandissimo, e il più vicino alle coste libiche). E le migliaia di naufraghi tratti in salvo in acque maltesi arrivano, ça va sens dire, nei nostri porti, i più vicini, dove sono obbligati ad avviare la richiesta di asilo politico. Anche se vogliono andare in Francia, Germania o Svezia.
Ma chi sono gli inetti che hanno potuto accettare regole europee così penalizzanti? Chi ha voluto una legge dello Stato che ci obbliga a mantenere per anni “migranti economici” e non veri rifugiati?
Certamente sarà colpa della sinistra da salotto che scrive su “Repubblica”, o delle Onlus amiche della Boldrini, o dei buonisti cattolici come Prodi, succubi dei poteri europei...
Sorpresa! Il Trattato di Dublino (2003) e la Convenzione SAR (2004) che esonera Malta dall’accoglienza affidandola all’Italia, sono stati concordati e ratificati dal governo Berlusconi allora in carica. E la legge che di fatto obbliga i migranti a fare richiesta di asilo in Italia è la famigerata Bossi-Fini (luglio 2002). Quindi leggi e trattati che danneggiano l’Italia, sono stati tutti concordati, accettati e sottoscritti anche dalla Lega, determinante forza di governo del centrodestra al potere.
Chissà se Salvini e Borghezio si scaglieranno prima o poi contro se stessi...
L’Italia a guida leghista finalmente batte il pugno tra Bruxelles e Strasburgo per denunciare le storture e le inadeguatezze del trattato di Dublino e delle successive norme per fronteggiare l’immigrazione in Europa. Non può più essere che il primo Stato UE in cui viene registrata una richiesta di asilo e memorizzate le impronte digitali sia il responsabile dell’accoglienza. Non ci voleva un genio per capire che questa regola sarebbe stata deleteria per Paesi come Grecia e Italia, penisole protese nel Mediterraneo e terre di approdo per centinaia di migliaia di disperati. E da noi, per legge della Repubblica, chi arriva ha diritto di fare richiesta di asilo dichiarandosi un rifugiato in fuga da guerre e carestie. I tempi di verifica delle richieste sono lunghi, gli arrivi si susseguono, i migranti si accumulano nei nostri centri di accoglienza, anche perché gli Stati europei – tutti, Italia compresa – hanno accettato a suo tempo che la piccola Malta si sfilasse dall’accoglienza dei migranti recuperati nel tratto di mare di propria competenza (che è grandissimo, e il più vicino alle coste libiche). E le migliaia di naufraghi tratti in salvo in acque maltesi arrivano, ça va sens dire, nei nostri porti, i più vicini, dove sono obbligati ad avviare la richiesta di asilo politico. Anche se vogliono andare in Francia, Germania o Svezia.
Ma chi sono gli inetti che hanno potuto accettare regole europee così penalizzanti? Chi ha voluto una legge dello Stato che ci obbliga a mantenere per anni “migranti economici” e non veri rifugiati?
Certamente sarà colpa della sinistra da salotto che scrive su “Repubblica”, o delle Onlus amiche della Boldrini, o dei buonisti cattolici come Prodi, succubi dei poteri europei...
Sorpresa! Il Trattato di Dublino (2003) e la Convenzione SAR (2004) che esonera Malta dall’accoglienza affidandola all’Italia, sono stati concordati e ratificati dal governo Berlusconi allora in carica. E la legge che di fatto obbliga i migranti a fare richiesta di asilo in Italia è la famigerata Bossi-Fini (luglio 2002). Quindi leggi e trattati che danneggiano l’Italia, sono stati tutti concordati, accettati e sottoscritti anche dalla Lega, determinante forza di governo del centrodestra al potere.
Chissà se Salvini e Borghezio si scaglieranno prima o poi contro se stessi...
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